Escursione in montagna al Lago di Garda Trekking al Lago di Garda Ferrata al Lago di Garda

IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

ALPI DI LEDRO: LUOGHI E PERCORSI

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

In questa pagina troviamo la descrizione e gli itinerari dei seguenti sotto gruppi:

 

 

MAPPA MONTI DEL GARDA E ALPI DI LEDRO - 1° Settore

CATENA DELLO STIGOLO

E' il gruppo montuoso più a Ovest tra quelli qui considerati, si sviluppa da SO a NE con una serie di dorsali, è compreso tra la Storo (S), Lago d'Ampola (E), Valle del Chiese (O) e Bocca Giumella (N).

 

ROCCA PAGANA

1.668, Monte, (Rocca Fredda), è la cima più a Sud di questo gruppo; bello il panorama sulla Valle del Chiese e sul Gruppo dell’Adamello.

cenni:

durante il conflitto mondiale fu conquistata, con tutta la parte Sud della catena dello Stigolo, nel primo mese di guerra.

accesso:

da Sud, per tracce, difficoltà: EE.

 

STIGOLO

1.699, Monte, la cima più alta di questo gruppo, è anche in posizione centrale e panoramica. Lungo la dorsale verso nord  troviamo: Monte Rango 1583, Cima del Visì 1590 e Cima Borei 1.586.

cenni:

durante il conflitto mondiale fu conquistata, nel primo mese di guerra, fu fortificata e collegata a Cima Borei da una mulattiera, mulattiera che si sviluppa vicino al crinale sul versante Sud-Est. Sulla cima ci sono i resti di fortificazioni e caverne (invasi dalla vegetazione).

accesso:

da Nord, per sentiero, difficoltà E, 0,30’ h, dalla sella Nord dello Stigolo.

 

BOREI

1.586, Cima, affacciata su Tiarno di Sopra, ha una lunga cresta, ENE, detta “le Coste”, che scende verso la Valle di Ledro. Proseguendo verso Nord troviamo: Passo di Rango 1304, (trincee), Monte Maina 1386, Dalguen 1430, Passo di Giovo 1298 (importante snodo di comunicazione), Cima Angli 1539.

cenni:

vi si trovano alcune fortificazioni ed in una galleria il locale museo storico della I G.M..

accesso:

da Nord-ovest, per sentiero, difficoltà E, 0,45’ h, dal Passo di Rango.

 

PALONE

1.641, Cima, situata a Sud-ovest di Bocca Giumella 1452, è un’ampia sommità boscosa e pianeggiante.

cenni:

è l’ultima cima del Gruppo dello Stigolo a cadere in mano italiana, con la Battaglia di Bocca Giumella, dopo aspri combattimenti, tra il 18 ed il 20 ottobre del 1915, durante l’offensiva d’autunno che portò i nostri soldati ad occupare i paesi della Valle di Ledro. Fu pesantemente fortificata e collegata a Tiarno con una bellissima mulattiera, costruita sul versante sud della dorsale che scende sul fondo valle. Sulla Cima erbosa, lungo la dorsale Sud-Est e verso Cimego, ci sono i resti di fortificazioni, caverne e numerose piazzole.

accesso:

da Nord, tracce, difficoltà E, 0,45’ h, da Bocca Giumella.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena dello Stigolo:

CATENA DEL CADRIA

E' il gruppo montuoso con le montagne più alte della zona, la dorsale principale si sviluppa da SO a NE, verso il Brenta, è compresa tra Tiarno (S), Valle di Concei (E), Valle del Chiese (O) e Bochèt dell'Ussol (N).

 

VIES

1.699, Monte, è la cima più alta della dorsale, che tra le due Val dei Molini (di Bezzecca e di Concei), scende dal Cadria nella Val di Concei. Proseguendo verso Sud-ovest, dopo il Monte Vies, troviamo il Bochet de Zori 1174 ed il Monte Naè 1232.

cenni:

durante il conflitto mondiale fu conquistata, dal Battaglione Vestone, il 10 dicembre 1915, dopo due mesi di continui assalti e bombardamenti. Fu costruita una mulattiera che saliva da Bocchetta de Zori e che serviva le postazioni del monte e quelle più avanzate, che arrivavano nei pressi di Bocca Vies. Sono presenti i resti di numerose fortificazioni, caverne, osservatori, postazioni di tiro, sia sul crinale che nei pressi di Grotta di Vies 1600 (tra la cima e la malga).

accesso:

  • da Nord, per sentiero e poi per tracce, difficoltà: E, 0,50’ h, da Malga Vies;
  • da Sud, per sentiero e poi con breve deviazione, difficoltà: E, 2,15’ h, da Lenzumo o da Bezzecca.
  • la variante di cresta ha difficoltà: EE, 0,30' h.

 

NOZZOLO / NOZZOLO PICCOLO

1.927, Monte, a Ovest del Cadria e a Nord-ovest del Campelet, collegato a questo dalla Bocca de Ringia 1954.

Da Bocca Giumella, procedendo verso Nord-est, verso il Nozzolo, troviamo: Dos dei Cuni 1535 (trincee, camminamenti e caverne), Passo di Croina 1580 e La Sella 1595. A questo punto inizia la dorsale Sud-ovest del Nozzolo, detta Costa del Masclo, oggi indicata sulle carte come Campel; a quota 1719, c’è una vecchia baita ristrutturata, Baita Campel, che funge anche da ricovero.

cenni:

gli italiani, dalla primavera del 1916, avevano postazioni avanzate oltre Bocca Giumella, sul Doss dei Cuni e cercavano di proiettarsi, risalendo il crinale Sud-ovest del Nozzolo, alla conquista della conca del Cadria. Il Nozzolo, in questa zona contesa, diventò il nodo centrale della linea difensiva austriaca, compreso tra il Monte Campellet a Est e la dorsale fortificata che scendeva al Forte Cariola (posto sopra Pieve di Bono) a Ovest. Questo spiega, come questa piccola cima fosse diventata praticamente un forte scavato nella roccia, dotato di caverne, postazioni, riflettori, trincee e camminamenti. Ci sono ancora ben visibili i camminamenti e le caverne e anche molti ruderi delle postazioni fortificate.

accesso:

da Est, per sentiero, difficoltà E, 0,30’ h, dalla Pozza di Cadria passando per Bocca Ringia.

 

CAMPELLET / NOZZOLO GRANDE

2.029, Monte, situato a Sud-ovest del Cadria, chiude a Sud la conca del Cadria. Panorama fantastico sulla Valle di Ledro e sui Monti del Garda.

 

cenni:

era uno dei lati del triangolo fortificato del Cadria, roccaforte austriaca su queste cime; il versante sud precipita con canaloni e salti rocciosi, il versante nord, più dolce, è attraversato da mulattiere, che collegano le numerose gallerie, che attraversano la montagna. Ci sono oltre alle gallerie ed ai camminamenti, numerosi resti delle fortificazione soprattutto sul versante che si collega a Bocca Ringia.

accesso:

da Nord, per tracce di sentiero, difficoltà E, 0,30’ h, dalla Pozza di Cadria.

 

CADRIA / GEOMETRA

2.254, Monte, è la cima più alta della catena. Punto panoramico a 360°, ci permette soprattutto di ammirare il gruppo dell’Adamello e le varie catene delle Prealpi Bresciane. Sulla vetta troviamo una croce ed un altare. Dalla Cima si diramano alcune dorsali, quella più importante è quella Nord, che prosegue fino al Bochèt dell’Ussol.

cenni:

Durante il conflitto fu oggetto di attacchi che provenivano da Sud, da Bocca Vies. Abbiamo visto parlando del Nozzolo, come era difeso il versante Sud-ovest, dagli attacchi provenienti dalla zona di Bocca Giumella. La linea difensiva del Nozzolo, proseguiva prima sul Monte Campellet, poi sul versante Sud, dove troviamo la Bocca di Cadria 1740. Alla Bocca di Cadria, sale da Malga Vies, la mulattiera scavata nella roccia detta “Scala di Vies”, questa oltre ad essere presidiata con trincee e battuta dalle postazioni delle montagne adiacenti, venne anche minata (tutti i punti delicati prevedevano, davanti alle trincee ed alle fortificazioni, oltre all’uso dei reticolati la posa di campi minati). A Est della Bocca di Cadria sale la Cresta Sud del Cadria, anche questa era fortemente presidiata. Sulla Cresta Sud, passa un bel sentiero che consente di visitarne i resti.

accesso:

da Sud, per sentiero, difficoltà EE, 1,40’ h, dalla Pozza di Cadria;

da Sud, per sentiero “delle Vipere” della cresta Sud, difficoltà EE, 2,15’ h, dalla Pozza di Cadria.

 

LA RODA

2.164, Cima, situata a Nord-est del Cadria, è la cima più elevata che troviamo lungo la cresta Nord. Prima della Roda ci sono: Bocca di Tortavai 1947 e Cima Maroni 2103. Dopo, continuando verso il Bochèt dell’Ussol, abbiamo: Bocca di Campei 1965, Roccia di Campei 2063, Corno dei Guì 2052, Bocca di S. Giovanni 1874, Corno dell’Ussol 1978 ed infine il Bocchetto dell’Ussol 1978.

cenni:

tutta la cresta Nord del Cadria, che circonda ad Ovest la valle di Concei, è attraversata da un sentiero, che passa per le mulattiere, i camminamenti e le trincee, collegando tutte le postazioni. Tutto il crinale, per resistere agli assalti italiani era stato fortificato, ovunque sono presenti: gallerie e postazioni. Quelle meglio conservate sono quelle in prossimità del Bochèt dell’Ussol, dove nelle gallerie è stata creata anche una piccola cappella.

accesso:

  • da Sud, per sentiero a volte solo tracce, difficoltà EE, 2 h, dal Cadria;
  • da Nord, per sentiero a volte solo tracce, difficoltà EE, 2,30’ h, dal Bochèt dell’Ussol.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena del Cadria:

CATENA DI PICHEA

E' la catena che chiude a Nord e ad Est la Val di Concei è visibile anche dalla piana di Riva - Arco, guardando verso Ovest, dietro la Rocchetta; la dorsale principale si sviluppa da S a N, verso il Brenta, è compresa tra Bocca Giumella (S), Valle di Concei (O), Lago di Tenno e Passo di Ballino (O) e Bochèt dell'Ussol (N).

 

GAVARDINA

2.047, Monte, è la prima cima a Nord della Catena di Pichea, è anche il punto in cui verso nord inizia la Catena dell’Altissimo. Punto panoramico sulla valle di Concei.

cenni:

durante il conflitto mondiale era un punto importante per la difesa austriaca, era fortificata e servita da una teleferica.  Sono presenti i resti di diversi manufatti bellici.

accesso:

da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 0,40’ h, da Bochèt dell’Ussol;

da Est, per sentiero, difficoltà: EE, 1,30’ h, da Malga Nardis, passando per la sella sud del Doss della Torta.

 

DOSS DELLA TORTA

2.156, Monte, è la cima rocciosa che sovrasta, a Ovest, Malga Nardis, oltre alla cima principale c’è un secondo rilievo a Sud, l’Anticima Sud di Doss Della Torta, quotata 2151. Su questo secondo rilievo passa il sentiero che collega le creste. A Nord-Est, verso Fiavè, si dirama una dorsale rocciosa con le seguenti cime: Corni del Levro 1993, Doss d’Enziana 1973 e Monte Cogorna 1866, anche questa cresta è attraversata da un aereo sentiero.

cenni:

durante il conflitto mondiale era attraversato dalle trincee austriache. Sono presenti alcuni resti, purtroppo invasi dalla vegetazione.

accesso:

  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: EE, 1,15’ h, da Bochèt dell’Ussol;
  • da Est, per sentiero, difficoltà: EE, 1,10’ h, da Malga Nardis, passando per la sella sud del Doss della Torta;
  • mentre l’accesso all’anticima, quota 2151, è su sentiero segnato, quello alla cima con la croce è su tracce, difficoltà: EE, da Nord-ovest o da Sud.

 

TOFINO

2.151, Monte, cima a sud del Doss della Torta, collegata a questo dal Bochèt dei Slavazi 2048. Passa il sentiero che collega le creste, aereo e molto panoramico.

cenni:

durante il conflitto mondiale era attraversato dalle trincee austriache, belli e comodi i camminamenti sul lato Est. Sono presenti alcuni resti e una caverna, purtroppo spesso invasi dalla vegetazione. Il Tofino era collegato con tre teleferiche, una saliva da Campi, una dal Passo di Ballino, una, che collegava la linea di cresta, da Bocca Trat.

accesso:

da Nord, per il sentiero delle Creste di Pichea, difficoltà: EE, 2,00’ h, da Malga Nardis;

da Sud, per il sentiero delle Creste di Pichea, difficoltà: EE, 2,00’ h, da Bocca Trat.

 

PICHEA

2.147, 2.138i, Corni, (N 2147, S 2138), sono due marcate elevazioni, a Sud del Tofino. Passa il sentiero che collega le creste, molto panoramico. Più a Sud, troviamo: il Dente di Pichea e la Mazza di Pichea 1879.

cenni:

durante il conflitto mondiale erano attraversati dalle trincee austriache, belli e comodi i camminamenti sul lato Est, scavati nella roccia. Sono presenti alcuni resti e alcune caverne. Erano raggiunti dalla teleferica che collegava la linea di cresta, provenendo da Bocca Trat.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste di Pichea, difficoltà: EE, 2,35’ h, da Malga Nardis;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste di Pichea, difficoltà: EE, 1,30’ h, da Bocca Trat.

 

TRAT

1.581, Bocca, è il valico più importante che collegava, già in epoca Romana, la Valle di Ledro a Riva. Nelle vicinanze sorge il Rifugio N. Pernici.

cenni:

durante il conflitto mondiale era un punto chiave per la difesa austriaca, era fortificata e servita da una teleferica che saliva dai Campi.  Sono presenti i resti di numerose caverne, osservatori, postazioni di tiro, sia al passo sia sui pendii incombenti.

accesso:

da Sud-ovest, per comoda forestale, difficoltà: T, 0,25’ h, dal parcheggio sotto Malga Trat.

 

SEAOI

1.798, Doss dei, posto a sud della Bocca di Trat, è compreso tra: Con da Trat 1519 e Doss da Trat 1840.

cenni:

durante il conflitto mondiale era attraversato dalle trincee austriache

accesso:

da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 0,40’ h, dal parcheggio sotto Malga Trat.

 

DOS DA TRAT M. CARET

M. TOMEABU’

1.840, 1.793, 1732, sono le cime di una dorsale che si stacca da quella principale e si protende a Sud, verso il Lago di Ledro; scendendo lungo la dorsale troviamo il Monte Cocca 1404. Queste tre cime, si elevano sul versante Nord-ovest di  Bocca Saval 1720, dove c’è l’omonima malga. Anche Bocca Saval, fin dall’antichità, era un importante valico di transito tra le due valli. Dal Tomeabrù e dal Cocca, il panorama sul lago è molto bello.

cenni:

nei pressi della Bocca, sul versante Nord di Cima Parì, c’era un ospedale austriaco e arrivava una teleferica direttamente da Riva. Bocca Saval, era uno dei punti critici del settore (un po’ tutti i valichi lo erano), su cui gli italiani insistevano per aprirsi la strada verso il crinale.

Tutta la dorsale che collega questi monti, per resistere agli assalti italiani, era stata scavata e fortificata, con numerose postazioni e tantissime gallerie. Ovunque sono presenti i resti di postazioni e trincee. Quelle meglio conservate, sono quelle in prossimità del Dos da Trat.

accesso:

  • da Nord-ovest, per sentiero, difficoltà: E, 1,30’ h, dal parcheggio sotto Malga Trat.
  • da Nord-est, per forestale e mulattiera: E, 2 h, da Malga Grassi.

 

PARI’

1.991, Cima, è la più alta a Sud di Bocca Trat, si trova proprio a Sud di Bocca Saval. Punto panoramico eccellente, sul lago e sulle montagne circostanti. E’ collegata da un lungo crinale erboso a Cima Sclapa 1887.

cenni:

La cima e la dorsale fino a Cima Sclapa erano molto importanti per le difese  austriache. Su cima Parì c’era l’osservatorio e lungo tutto il crinale postazioni di artiglieria e contraeree. Numerosi i resti di baraccamenti, le caverne e le trincee. Era collegata con una teleferica a Malga Grassi.

accesso:

da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 0,45’ h, da Bocca Saval.

 

ORO

1.802, Cima d’Oro, si trova a sud di Cima Parì, compresa tra Bocca Dromaè  (N) 1680 e Bocca Giumella (S) 1410. La sua Anticima Sud 1703, dove c’è la croce, è una bellissima terrazza panoramica a sbalzo sul Lago di Ledro.

cenni:

sull’anti cima c’era l’osservatorio, un potente proiettore, che batteva il lago ed i costoni rocciosi, molte postazioni di artiglieria. Il tutto era collegato con una trincea e alcune gallerie alle postazioni sopra Coste di Salò. Zona delicata, perche direttamente a contatto con le linee italiane, che avevano un caposaldo sulle Coste di Salò (raggiungibile con una scalinata di 1.200 gradini). Questa vicinanza di linee ha portato a continui attacchi e contrattacchi per tutta la durata della guerra. Lungo tutti i crinali sono tuttora visibili le trincee che servivano alla difesa della parte sommitale; numerosi i resti di baraccamenti e caverne. Questa cima era servita da due teleferiche, una partiva dai Campi, l’altra dalla Pinza, sopra Riva; era anche il punto di arrivo delle condotte forzate, che trasportavano l’acqua in quota da Riva, con un sistema di pompe; acqua che poi veniva distribuita a tutto il crinale Sud, fino alla Rocchetta.

accesso:

  • da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 0,40’ h, da Bocca Dromaè.
  • da Ovest, per il bellissimo sentiero del Camminamento Austroungarico, che passa per le Coste di Salò, difficoltà EE, 3 h, da Mezzolago.

 

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Catena di Pichea:

GRUPPO DELLA ROCCHETTA

Questa zona è costituita da un gruppo di cime impervie, che incombono sul Lago di Garda e su Riva del Garda. Il versante Est, quello verso il lago è il più austero, è costituto da pareti rocciose solcate da profondi canaloni. Il gruppo della Rocchetta è delimitato dal Lago di Garda (E), dal Torrente Ponale (S), Val Giumella e Val Mera (O) e dalla forra del Torrente Albola (N).

 

ROCCHETTA GIOCHELLO

1.540, Cima, è posta al centro del gruppo e collegata, da una rete sentieristica per esperti, a tute le cime del gruppo. Il Panorama sulla “Busa”, sul lago, sulle montagne circostanti è apprezzabile.

cenni:

punto di controllo strategico su tutta l’area già ai tempi della Serenissima, durante la grande guerra fu strutturalmente fortificata lungo tutti i crinali e versanti. Sulla cima c’era l’osservatorio, un proiettore, molte postazioni di artiglieria, caverne, bunker e rifugi, il tutto collegato da una rete di camminamenti in trincea. Sovrastava i presidi fortificati sul crinale Ovest di Valdez, della Val Vasotina, di Corna Frea, della Rocca e di Cima Capi, non è stata mai attaccata direttamente (più volte bombardata), i suoi cannoni appoggiavano i movimenti sui campi di battaglia di tutto questo settore e colpivano le postazioni italiane di Nodice, Al Bal, Carone e Passo Rocchetta. Era collegata con una ripida teleferica a Riva del Garda. I resti di questa piazza d’armi circondano tuttora il visitatore.

accesso:

  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 1  h, da Bocca Giumella;
  • da Sud-ovest, per sentiero (Rino Zanotti), difficoltà: E, 3 h, da Biacesa;
  • da Est, per la ferrata dell’Amicizia o per la ferrata della Rocchetta, difficoltà EEA, 4,30’ h, da Riva del Garda.

 

VALDEZ

1.578, Cima, è la cima più alta del gruppo, è ad Ovest del Giochello e a questa collegata da una dorsale rocciosa. La parte sommitale a Est della cima è ripida e rocciosa, a Ovest si aprono invece pendii erbosi. Il panorama è sempre fantastico, in particolare si possono ammirare i camminamenti lungo i crinali di Cima d’Oro.

cenni:

durante il conflitto mondiale era un punto importante per la difesa austriaca, era fortificata e attraversata da diverse linee di trincee. Sono tuttora visibili i bunker in cemento armato. Il Crinale di Sud-ovest, che scende verso Biacesa, era pesantemente fortificato fino a quota 1391, ed è molto interessante da visitare.

accesso:

  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 0,45’ h, da Bocca Giumella;
  • da Est, per sentiero, difficoltà: E, 0,45’ h, da Rocchetta Giochello;
  • da Sud-ovest, per tracce, difficoltà EE, 3,00 da Biacesa.

 

SAT

1.246, Cima, è la cima ad Est del Giochello, dove esce la Via Ferrata dell’Amicizia. Panorama in verticale su Riva del Garda.  

cenni:

durante il conflitto mondiale non aveva una particolare rilevanza.

accesso:

da Est, per la ferrata dell’Amicizia difficoltà EEA, 4 h, da Riva del Garda.

 

GROTTA DAZI CORNA FREA

1.301 e 1.204, Cima, sono rispettivamente la cima e la sua anticima sud, hanno alte pareti rocciose sul versante Sud-Est. Si trovano a Sud di Cima Rocchetta Giochello e del Bochèt dei Concolì (1207).

cenni:

durante il conflitto mondiale era un punto importante per la difesa austriaca, era fortificata con forti e postazioni in galleria, ospitava anche pezzi d’artiglieria.  Era collegata con una teleferica a Riva del Garda.

accesso:

da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 0,40’ h, da Bochèt dei Concolì.

 

RIVA

865, Monte di, piccola cima a Nord di Cima Capi, dall’altra parte della valle dello Sperone. C’è la piazzola per l’elicottero e un punto panoramico su Riva. E’ collegata, da una dorsale fortificata a Bocca d’Enzima (880). Alla bocca passa il sentiero – F. Susatti, che la collega a Ovest con Bocca Pasumer (980) e a Nord-est, con il Belvedere della Grola e con Riva del Garda.

cenni:

durante il conflitto mondiale era un punto importante per la difesa austriaca, la dorsale Monte di Riva - Bocca d’Enzima era fortificata, con forti e postazioni in galleria che ospitavano mitragliatrici e artiglierie.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero Susatti, difficoltà: E, 2,40’ h, da Riva del Garda;
  • da Ovest, per il sentiero Susatti (tratto ferrata), difficoltà EEA, 0,40’ h, da Bocca Pasumer.

 

ROCCA

1.089, Cima, situata a Nord della valle del Ponale, proprio dirimpetto a Cima Nodice. Il versante Est è costituito da una inaccessibile parete rocciosa, quelli Ovest, Sud e Nord, sono composti di una serie di balze rocciose e cenge erbose, è quindi una massiccia torre ben marcata. Il panorama sul lago a Est e a Sud è fantastico, si vedono molto bene le montagne della Catena del Carone.

cenni:

punto di controllo strategico sulla valle del Ponale, su quelle che salgono dal Ponale: Val Vasotina e Valle del Gac, su Cima Capi, e sulle postazioni italiane sottostanti, quelle di S. Giovanni e su quelle di fronte a Sud: Nodice e Al Bal.

Questo spiega i lavori realizzati dagli austro-ungarici per fortificare questa rocca, trasformata integralmente in un forte su più livelli. Un dedalo di gallerie e trincee che collegano postazioni di artiglieria, di mitragliatrici, fuciliere e osservatori; sempre nelle gallerie si trovavano tutti i locali necessari per l’acquartieramento delle truppe e quelli per la logistica. Alla base, sul lato Est, troviamo anche la tagliata e i camminamenti per collegarla a Cima Capi. Sul lato Nord, i profondi camminamenti, che la collegavano alle fortificazioni dello sbarramento di Bocca Pasumer (980).

Era collegata con una teleferica a Riva del Garda.

I resti delle fortificazioni e delle gallerie sono ben conservati e visitabili attraverso il percorso delle gallerie di guerra di Cima Rocca.

accesso:

  • da Sud, per il sentiero attrezzato delle Gallerie di Cima Rocca, difficoltà: EEA, 1  h, da S. Giovanni;
  • da Nord, per sentiero attrezzato di Cima Rocca, difficoltà: EEA, 0,30’ h, da Bocca Pasumer.

 

CAPI

909, Cima, situata a Nord della valle del Ponale, di fronte a Pregasina, collegata con un crinale che si sviluppa in direzione Ovest a Cima Rocca. Il versante Est è costituito da una alta parete rocciosa detta lo Sperone, anche la parete Nord è una parete rocciosa verticale, il versante Sud è la dorsale rocciosa ora risalita dalla ferrata di Cima Capi (sentiero Fausto Susatti), il versante Ovest e costituito da un ripido pendio che al centro forma la Valle del Gac (valle che è delimitata ad Ovest, dalla dorsale Sud di Cima Rocca e ad Est, dalla dorsale Sud di Cima Capi.

Il panorama è semplicemente grandioso, sul Lago di Gara, su Riva, sulla Valle del Ponale.

cenni:

punto di controllo strategico avanzato sulla valle del Ponale, sulla Valle del Gac,  e sulle postazioni italiane sottostanti, quelle di S. Giovanni.

Questo spiega i lavori realizzati dagli austro-ungarici per fortificare questo monte. Sulla dorsale sommitale e lungo tutto il crinale Sud troviamo una serie di gallerie, bunker, postazioni e camminamenti, alcuni molto aerei e panoramici.

Queste opere continuano lungo tutta la dorsale sud fino al Lago di Garda; infatti,  scendendo, a quota 700, troviamo il ripiano con le postazioni che gli italiani presero agli austriaci nella primavera del 1916; poco sotto troviamo il Defensionmauer, che era collegato alla Tagliata del Ponale, la parte inferiore della tagliata era al livello del lago.

Su cima capi nell’aprile del 1916 si concentrarono gli sforzi italiani per accedere alla Rocchetta, attacchi eroici, con elevate perdite, che vennero ripetutamente respinti, obbligando i nostri ad accontentarsi delle postazioni di quota 700.

accesso:

  • da Sud, per il sentiero Fausto Susatti (ferrata di Cima Capi), difficoltà: EEA, 2,30’  h, da Biacesa;
  • da Nord, per sentiero Mario Foletti (ferrata che collega S. Giovanni alla dorsale Est di Cima Rocca), difficoltà: EEA, 0,45’ h, da S. Giovanni.

 

Percorsi nel sotto-gruppo della Rocchetta:

MAPPA INTERATTIVA DEGLI ITINERARI DEL SETTORE 1 (OVEST): MONTI DEL GARDA E ALPI DI LEDRO

I segnapunto colorati hanno la funzione di agevolare la ricerca in base alla difficoltà del percorso:

Verde

nessuna difficoltà

comoda visita

Giallo

nessuna difficoltà

passeggiata

Azzurro

difficoltà T

per turisti

Blu

difficoltà E

per escursionisti

Rosso

difficoltà EE

per escursionisti esperti

Rosa

difficoltà EEA

per esc. esperti con attrezzatura da ferrata

Viola

difficoltà Alpinistica

per alpinisti

 


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