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SCI ALPINISMO AL LAGO DI GARDA

Da questa pagina potremo accedere ai contenuti relativi alle gite scialpinistiche. Una premessa doverosa e utile ai fini della sicurezza, per questa attività in forte espansione: lo sci alpinismo, rispetto all'escursionismo estivo, presenta pericoli maggiori e quindi richiede sempre un'adeguata preparazione. Iniziamo vedendo le difficoltà di questa attività, l'attrezzatura e le competenze richieste. Segue un riepilogo delle zone intorno al Lago di Garda dove vengono effettuate le gite sciapinistiche.

La categoria delle gite scialpinistiche vede i percorsi suddivisi in base alla difficoltà.

 

SCALA DELLE DIFFICOLTA' SCIALPINISTICHE:

Per lo Scialpinismo abbiamo sempre una scala per la valutazione complessiva dell'itinerario, la scala Blachère che prende come riferimento le capacità dello sciatore. Anche qui, le inclinazioni sono espresse in gradi. La scala può essere integrata da scale specifiche sulle difficoltà di sciata.

MS = Medio Sciatore: Itinerario per sciatore che padroneggia pendii aperti di pendenza moderata.

BS = Buono Sciatore: Itinerario per sciatore che è in grado di curvare e di arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto, su pendii inclinati fino a circa 30°, anche con condizioni di neve difficili.

OS = Ottimo Sciatore: Itinerario per sciatore che ha un'ottima padronanza dello sci anche su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati.

A = Alpinistico: l'aggiunta della lettera A (MSA, BSA, OSA) indica che l'itinerario presenta anche difficoltà di carattere alpinistico: percorso di ghiacciai, di creste, di tratti rocciosi, a quote elevate, ecc.. In questo caso occorre preparazione adeguata conoscenza delle tecniche e attrezzatura specifica : imbrago, corda, piccozza, ramponi, viti da ghiaccio, ecc.

Per la pratica dell'attività sci alpinistica sono richieste oltre alle capacità, ai requisiti ed alle attrezzature previste per il livello escursionistico EE: per Escursionisti Esperti, quanto segue:
  • Conoscenza dei pericoli invernali e in particolare del fenomeno delle valanghe.
  • Preparazione della gita, con l'utilizzo dei metodi di prevenzione del pericolo di valanghe (metodo 3x3 di Munter).
  • Attrezzatura per autosoccorso in valanga: artva, pala, sonda e telo termico.
  • Conoscenza delle procedure e costante esercizio nelle manovre di autosoccorso in valanga.
  • Capacità di preparare e tracciare un percorso sicuro.
  • Ottima conoscenza delle tecniche di orientamento in tutte le situazioni.
  • L'attrezzatura per progressione invernale completa è fondamentale, oltre a quanto già previsto per la il livello escursionistico EE, sono indispensabili: ramponi, piccozza, ghette, bastoncini, kit per riparazioni, ecc..

 

Le gite scialpinistiche con difficoltà anche Alpinistiche: MSA, BSA, OSA; prevedono e richiedono indispensabilmente, oltre a quanto previsto per le normali gite scialpinistiche anche: capacita ed attrezzature alpinistiche.

SCI ALPINISMO METE NEI DINTORNI DEL LAGO DI GARDA

Le montagne preferite dagli sci alpinisti per le gite in zona Lago di Garda. Partendo dalla Valle di Ledro.

Monte Tremalzo (1975)

Località favolosa, dove di solito anche l'innevamento è buono.
Ci sono vecchie piste da sci dismesse molto comode e sicure per i principianti, i più esperti possono arrivare fino a cima Tremalzo o fare alcuni tour anche più impegnativi.
La strada è sempre pulita poiché ci sono appartamenti e di solito almeno un bar-ristorante è aperto.

Monte Cadira (2.250)

Bellissima e impegnativa destinazione invernale alla cima più alta della zona.
Sono necessarie condizioni assolutamente sicure, a piedi si arriva fino in cima.
Possibile salire da Malga Ringhia o da Malga Vies.

Cima Parì (1991)

Bellissima e impegnativa destinazione invernale.
Anche qui sono necessarie condizioni assolutamente sicure, si arriva fino in cima con gli sci.
Partenze possibili da Malga Grassi o dalla val di Concei, da Lenzumo (strada per bocca Trat, che d'inverno non viene pulita).

Monte Stivo (2.059)

Sicuramente una delle gite più frequentate d'inverno.
Il rifugio Marchetti è a 50 metri dalla cima e d'inverno nel week-end è aperto, sia per mangiare che per dormire.

Gita abbastanza facile se affrontata con buone condizioni da Santa Barbara. Lo Stivo può essere salito anche da Nord da Malga Campo (strada d'inverno chiusa al maso Michelotti), oppure dal versante Ovest, molto impegnativo.

Monte Bondone:

Cornetto (2.180), meta molto frequentata che richiede però buone condizioni, si parte dalla zona delle Viote, sono possibili diversi rientri.

Palon (2.090), meta frequentatissima, si svolge nei pressi delle piste, è possibile risalire sempre evitando le piste sia da Vason che da Mezzavia.
E' un itinerario utilizzato moto anche in caso di maltempo per allenamento, in cima c'è un bar sempre aperto d'inverno, si può scendere comodamente sulla pista battuta.

Monte Altissimo di Nago (2.079)

Altra meta sicuramente molto gettonata d'inverno.
Il rifugio Damiano Chiesa, anche qui è a 50 metri dalla cima, d'inverno nei week-end è aperto, sia per mangiare che per dormire.
Gita abbastanza facile se affrontata con buone condizioni da Est, quindi da San Giacomo o da San Valentino di Bentonico.
Si può salire anche da Festa, ma è più impegnativo. Può essere salito anche da Nord da Nago, secondo me l'accesso più bello, sotto il profilo dell'ambiente e del paesaggio; di solito si lascia la macchina nei pressi di Doss Casina ed in questo caso in 2/3 ore si è su, se c'è molta neve e bisogna partire sotto malga Zures ci vogliono circa 3/4 ore.
Ci si può arrivare anche da Sud, da Bocca di Navene.

Catena del Monte Baldo

Cima Pozzette (2.128), salita in ambiente interessante, con panorami stupenti. Si può salire con una gita facile e breve da nord, dove ci sono gli impianti di risalita del Monte Baldo, di solito solo gli esperti riescono ad arrivare sulla cima. Con un percorso più impegnativo si può salire da Est, da Prà Alpesina.

Cima Valdritta (2.218), la cima più alta della catena del Baldo ed anche una delle più difficili. Di solito è salita dal versante Est dal passo di Novezzina.

Punta Pettorina (2.191), meta di grande soddisfazione. Affrontata di solito da Est, dal passo di Novezzina, difficoltà media.

Punta Telegrafo (2.200), meta ambiziosa e difficile da raggiungere. Ogni itinerario di salita ha tratti alpinistici, da affrontare solo con buone condizioni.
Si può salire sia da Ovest, quindi da Prada Alta, come da Est, da Novezzina dal canalone di Ossana.

Vetta delle Buse (2.154), itinerario in ambiente selvaggio, da affrontare con buone condizioni, partenza da Prada Alta.

Cima Costabella (2.060), è probabilmente la cima più frequentata della zona. La vicinanza alla pianura e la presenza di due rifugi aperti nel week-end d'inverno ne fanno una meta ambita.
Partenza da Prada quota 1150 circa, nei pressi dei vecchi impianti, vari itinerari di difficoltà medio - facile salgono alla cima o al vicino Coal Santo.

Attraversata delle creste del Baldo (2.218), è un percorso sicuramente ambizioso ed impegnativo, richiede condizioni ottimali.

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