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INCONTRO CON UN ORSO IN MONTAGNA, COSA FARE

Guida sui comportamenti da tenere in caso di avvistamento o di contatto con un orso in Trentino e regioni limitrofe.

Vedere un orso in montagna è un'esperienza unica, è una delle più belle creature dei nostri boschi. La reintroduzione dell'orso ha suscitato polemiche e ora dopo due recenti casi di aggressione all'uomo, grazie all'enfasi sensazionalistica dei media, si è creata qualche preoccupazione tra i frequentatori della montagna.

Pericolo Orso?

Premesso che gli orsi sono pochi e che non hanno mai ucciso nessuno, le preoccupazioni sul pericolo orso sono irrazionali e vanno molto ridimensionate.

Nei nostri boschi e in montagna esistono pericoli molto sottovalutati, che fanno diversi morti ogni anno. Solo per citare un dato sorprendente, ogni anno per impreparazione o infortunio muoiono nei nostri boschi mediamente 35 cercatori di funghi. Quanti, dove non c'è l'orso, si preoccupano per andare a fare una sana camminata in montagna in cerca di funghi?

Sarebbe utile andare in montagna correttamente equipaggiati e preparati, sapendo anche come comportarsi in presenza di un orso, di un cinghiale (che ha già ucciso), ecc.

L'orso, ma vale per tutta la fauna selvatica presente alle nostre latitudini, aumenta il rischio totale di un 1%, equipaggiamento e conoscenze lo riducono del 90%.

Ci sono alcune cose che dobbiamo sapere sull'orso trentino.

  • L'orso attacca l'uomo perché lo riconosce come una preda? NO.
  • L'orso attacca l'uomo per difendersi? SI, in due casi principalmente: se è una madre con i piccoli e si entra nel suo spazio di sicurezza, se abbiamo la sfortuna di arrivargli alle spalle senza essere sentiti (non bisogna fare alcun rumore ed essere sotto vento).
  • L'orso se si accorge della presenza di umani si avvicina? NO, di solito fugge, è invece attratto dal cibo incustodito.
  • L'orso corre più veloce dell'uomo? SI, può raggiungere i 50 km/h.
  • L'orso sale sulle piante? SI.
  • Quanti orsi ci sono in giro sulle nostre montagne? Nell'estate del 2015 circa 54 di cui 13 sono cuccioli.
  • Gli orsi hanno un radio collare? NO, solo quelli problematici sono monitorati in questo modo.

Prima regola, da ricordare sempre in presenza di un orso.

  • Mantenere sempre la calma.
    Per riuscirci bisogna essere preparati mentalmente ad un possibile incontro con l'orso, vale non solo per chi frequenta molto i nostri boschi, ma anche per chi soggiorna o vive nelle nostre zone.

Come evitare di incontrare l'orso. Per chi volesse frequentare le nostre montagne riducendo al minimo le probabilità di incontrare un orso.

  • Rimanere sempre su strade forestali molto frequentate che si sviluppano fuori dai boschi.
  • Avanzare facendo in modo che la propria presenza sia avvertita.
  • Muoversi in gruppi numerosi.
  • Evitare di uscire alla sera, di notte e il mattino presto, sia in montagna sia nelle campagne attorno ai centri abitati, anche a bassa quota.
  • Non andare a correre da soli, in periferia o in montagna, indossando le cuffiette e procedendo sopra pensiero.

Come evitare che un orso si avvicini a noi o alla nostra macchina, indumenti, zaino, ecc...

  • Evitare di lasciare cibo o bevande incustodite anche all'interno dell'auto.
  • Non offrire mai del cibo a un orso o a un cucciolo, in nessuna occasione, è severamente vietato e contribuirà sicuramente a rendere l'orso un individuo potenzialmente pericoloso per l'uomo.
  • Non abbandonare mai in montagna i resti di pasti o spuntini avanzati.

Come comportarsi in caso di contatto a distanza (>30 Mt) con un orso.

  • Non avvicinarsi e allontanarsi con calma, ritornando se serve da dove si è venuti.
  • Non agitarsi e non fuggire correndo.
  • Se possibile tenere d'occhio l'atteggiamento dell'orso mentre ci si allontana.

Come comportarsi in caso di contatto ravvicinato (<30 Mt) con un orso.

  • Non avvicinarsi ulteriormente e indietreggiare con calma con movimenti lenti e non aggressivi.
  • Non agitarsi e non correre, parlare con voce bassa e calma (anche da soli, serve per far capire all'orso che ha a che fare con un umano).
  • Non pensare che se si alza sulle zampe posteriori stia per attaccare, essendo curioso probabilmente ci vuole vedere e valutare meglio (gli orsi ci vedono poco).
  • Durante tutta la fase di contatto e di allontanamento, dovremo cercare di osservare i comportamenti dell'orso, senza guardarlo direttamente negli occhi.

Come comportarsi in caso di avvicinamento e/o aggressione da parte un orso.

Cerchiamo di capire perché questa situazione si può verificare. Teniamo presente che spesso l'attacco dell'orso è finto: significa che ci punta, ci corre contro e all'ultimo momento evita con una deviazione il contatto fisico.


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Situazioni critiche

  • Il caso più frequente è quello in cui ci si avvicina, per caso o per curiosità, ad una cucciolata.
  • Può anche succedere di essere da soli e involontariamente (in silenzio e sottovento), avvicinarsi e sorprendere l’orso, l’orso reagisce male alle sorprese, soprattutto se non ha vie di fuga; situazione tipica del cercatore di funghi o del cacciatore che non vogliono farsi notare, ma può succedere anche di chi pratica attività all’aperto, magari con le cuffiette.
  • Avvicinarsi a un orso ferito o che si sta nutrendo di una preda.
  • Andare per boschi con un cane libero, che istintivamente andrà a provocare l’orso e poi tornerà dal padrone per farsi proteggere.
  • Incontrare, sfortunatamente, un orso problematico, abituato alla presenza dell'uomo, che magari in alcuni casi l'ha nutrito - cosa severamente vietata - o che si è abituato frequentando le periferie urbane.

Il decalogo della Provincia Autonoma di Trento fornisce le seguenti indicazioni.

  • Fermarsi, rimanere calmi e indietreggiare lentamente, senza fare movimenti bruschi e senza gridare.
  • Non lanciare pietre o oggetti, il rischio di una reazione aggressiva aumenta.
  • Se l'orso attacca, non bisogna reagire. Bisogna stare fermi e sdraiarsi lentamente a terra a faccia in giù. Con grande probabilità (dicono) l'orso si fermerà vicino senza alcun contatto fisico.
  • È difficile capire a priori se siamo di fronte ad un falso attacco, perciò fingere di essere morti prima del contatto induce l'orso a capire che non rappresentiamo un pericolo. Quando ci distendiamo a terra proteggiamo la testa con le mani e rimaniamo immobili finché l'orso non se ne va. Rialziamoci dopo che se n'è andato.
  • Poiché gli orsi salgono sulle piante e corrono a 50 all'ora, non scappiamo se non siamo in grado di raggiungere prontamente un posto sicuro (macchina, abitazione, ecc...).

L'ispettorato Generale del Corpo Forestale fornisce le seguenti indicazioni.

  • Ad un incontro ravvicinato con l'uomo, l'orso potrebbe alzarsi sulle zampe posteriori, sta solo valutando meglio la situazione. Di solito torna a quattro zampe e si allontana, l'uomo è un incontro sgradito.
  • Se si avvista un orso è sempre meglio farsi sentire, anche se un avvistamento ravvicinato potrebbe causare allarme nell'animale ed indurlo, per difendersi, a simulare un attacco, che di solito è un falso attacco.
  • Se si incontra un orso lungo un sentiero, fatto improbabile ma non impossibile, conviene alzare le braccia, fare rumore in modo da allontanare l'animale. Mai ovviamente correre dietro allo stesso.
  • Se l'incontro dovesse avvenire invece a distanza ravvicinata è bene non scappare ma allontanarsi lentamente non ostruendo la via di fuga anche all'orso e nel male augurato e insolito caso di attacco, che giova sottolineare in Italia non si è mai verificato, si può tentare di porre tra sé e il mammifero borse, zaini o altri oggetti per proteggersi. (ndr: ultimamente qualche incidente in Trentino si è verificato).

Considerazioni.

Se si decide di far fina di essere morti, bisogna avere un sangue freddo incredibile, per rimanere fermi e immobili, senza gemiti, senza tremolii e in attesa di una possibile zampata da parte di yoghi. Rimanere fermi e sperare che non abbia troppa fame e non pensi che siamo un facile boccone.
Nella letteratura e tra i filmati in rete, esistono molti documenti che illustrano come un atteggiamento determinato possa spaventare e allontanare un orso che ha delle vie di fuga possibili.
Sono tutti concordi nel dire che fino all'ultimo non bisogna preoccuparsi (è normale che si alzi sulle zampe posteriori), e quindi non bisogna apparire aggressivi o fare gesti concitati, e, se possibile, allontanarsi controllando il comportamento dell'orso.

Discordanti sono i consigli sul comportamento da tenere quando il plantigrado ci attacca o simula un attacco (anche per vedere la nostra reazione).
Reagendo, alzando le braccia e aumentando il più possibile la nostra sagoma, nell'imminenza dell'attacco, potremmo spaventarlo e farlo allontanare, spesso funziona. Gli esperti trentini dicono che funzioni meglio l'atteggiamento di fingersi morti, io aggiungo: per chi è capace. Mi domando poi, se dovremmo continuare a fingere di essere morti anche quando l'orso comincia ad artigliarci o a morderci, magari perché sentendo il fiato sul collo, non siamo riusciti a rimanere perfettamente immobili e in silenzio. Immagino anche che, in questo tipo di situazione, sarà difficile reagire da quella posizione.
Se l'orso inizia comunque ad artigliarci e a morderci, allora, cosa dobbiamo fare?
La forestale dice di proteggersi, potrebbe essere un'idea quella di indossare lo zaino sull'addome, una sciarpa attorno al collo, ecc. Comunque nessun organismo o ente, ufficiale, in Italia, ci dice come respingere gli attacchi dell'orso, quando ormai c'è il contatto fisico.
Io direi che a quel punto usiamo tutto quello che abbiamo a disposizione per allontanarlo: se siamo fortunati e abbiamo la piccozza, gliela piantiamo in testa, se abbiamo i bastoncini usiamo quelli, oppure qualche bastone (non secco) o dei sassi; usiamo qualsiasi cosa, assieme alla forza della disperazione, per cercare di allontanarlo.
Una volta allontanato, ci ritiriamo tenendo d'occhio che non si ripresenti, non serve correre, se vuole nuovamente il contatto, ci raggiungerà, è meglio essere pronti a respingerlo nuovamente.
Per il momento i due che sono stati attaccati e feriti da un orso, in Trentino, un curioso che si è avvicinato alla cucciolata per fare le fotografie e un uomo che faceva jogging nei boschi con il cane, hanno lottato e cercato di difendersi, sono finiti in ospedale, ma sono vivi. Non risulta che si siano già verificati casi in cui un aggredito ha fatto finta di essere morto.


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Come comportarsi con un cane in montagna

Una considerazione: andare con il cane in montagna dove è stata riscontrata la presenza di orsi è pericoloso, andare con un cane che risponde poco agli ordini e magari lasciarlo libero, in caso d'incontro con un orso, è molto pericoloso.

  • Tenere il cane sempre al guinzaglio.
  • Alla presenza di un orso, tenerlo tranquillo e non aizzarlo contro l'orso.
  • In caso di contatto tra l'orso e il cane lasciato libero, allontanarsi subito con calma e non intervenire per difendere il cane. Cercare di allontanarsi il più possibile per evitare di essere raggiunti dall'orso che insegue il cane in ritirata, cane che viste le difficoltà prima o poi cercherà l'aiuto del padrone. Il cane se non sarà ferito o ucciso riuscirà a scappare e saprà raggiungerci. Se invece si è disposti a morire per il cane, allora si può valutare anche la possibilità di ingaggiare l'orso, bisognerà essere molto determinati.

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