Escursione in montagna al Lago di Garda Trekking al Lago di Garda Ferrata al Lago di Garda

ESCURSIONI AL LAGO DI GARDA

La categoria delle Escursioni vede i percorsi suddivisi in base alla difficoltà dei sentieri.


SENTIERO TURISTICO ( difficoltà: T )

Ambito: locale vicino a località, strade ecc.
Terreno: carrarecce, mulattiere, sentieri evidenti.
Destinazione: passeggiate facili, culturali o ricreative.
Dislivello: fino a 500 mt. Quota: fino a 2000 mt.
Difficoltà alpinistiche: nessuna.
Requisiti: conoscenza generica dell'ambiente montano e voglia di camminare. Orientamento: percorsi generalmente ben segnati, bisogna consultare qualche pubblicazione generica.
Attrezzatura: calzature comode, vestiario adeguato, in base alla stagione ed alla durata: bevande e viveri.

SENTIERO ESCURSIONISTICO ( difficoltà: E Escursionisti )

Ambito: collegamenti rurali e montani, vecchie opere militari, anche in zone isolate, ecc..
Terreno:

  • carrarecce, mulattiere, sentieri;
  • tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie);
  • terreni aperti senza sentieri con segnalazioni;
  • pendii ripidi con tratti esposti protetti o assicurati con cavi.

Segnavia: generalmente presente.
Destinazione: escursioni in montagna, accesso ai rifugi, collegamento di valli, ecc..
Dislivello: tra i 500 e i 1.500 mt circa.
Difficoltà alpinistiche: nessuna che richieda capacità tecniche specifiche, possono esserci passaggi o tratti su roccia adeguatamente attrezzati.
Requisiti:

  • assenza di vertigini o blocchi psicologici;
  • passo sicuro su terreni insidiosi;
  • buona conoscenza ed esperienza in ambito montano/alpino;
  • allenamento alla camminata in montagna.

Orientamento:

  • percorsi che richiedono buone capacità di orientamento;
  • cartina topografica al seguito, consigliate bussola e altimetro.

Attrezzatura:

  • calzature e vestiario adeguato;
  • viveri e bevande di sostentamento;
  • attrezzatura standard per emergenze, pronto soccorso e lampada frontale, ecc..

Pericoli: sono presenti tutti i pericoli di attività svolte su terreno montano/alpino relativamente al terreno su cui si svolgono tali itinerari.

SENTIERO PER ESCURSIONISTI ESPERTI ( difficoltà: EE Escursionisti Esperti )

Ambito: bassa, media ed alta montagna, zone anche molto isolate, ecc..

Terreno: impervio ed infido con:

  • pendii ripidi e scivolosi di: erba, roccia, detriti, ghiaioni, brevi nevai;
  • tratti esposti, franosi rocciosi non protetti;
  • tratti attrezzati esposti e/o rocciosi con infissi;
  • pendii aperti senza punti di riferimento e segnaletica.

Segnavia: spesso presente, può mancare anche per effetto del clima e delle caratteristiche del terreno (es: coperto da neve).
Destinazione: escursioni in ambiente montano/alpino con difficoltà anche alpinistiche.
Dislivello: non è indicativo.
Difficoltà alpinistiche: tratti rocciosi facili con lievi difficoltà tecniche anche esposti e non protetti, tratti attrezzati che possono richiedere l'impiego di apposita attrezzatura per assicurarsi.
Requisiti:

  • assoluta mancanza di vertigini o blocchi psicologici;
  • sicurezza e tecnica di movimento su terreni esposti e molto insidiosi;
  • elevata conoscenza ed esperienza in ambito alpino anche in quota;
  • ottima preparazione fisica e predisposizione psicologica;
  • conoscenza delle tecniche base per la progressione su roccia e neve;
  • capacità di valutare ed implementare varianti o manovre in caso di difficoltà.

Orientamento:

  • percorsi che richiedono ottime capacità di orientamento;
  • cartina topografica, bussola ed altimetro al seguito.

Attrezzatura:

  • calzature e vestiario adeguato;
  • viveri e bevande di sostentamento;
  • attrezzatura standard per emergenze, pronto soccorso e lampada frontale;
  • cordini, spezzoni e moschettoni per emergenze, in alcuni casi anche il casco e l'attrezzatura per percorsi attrezzati, ecc.;
  • possono essere indispensabili in base alle condizioni: ramponi, piccozza, e attrezzatura da ghiaccio;
  • altra attrezzatura richiesta dal tipo di terreno e dalle condizioni che troveremo.

Pericoli: sono presenti tutti i pericoli di attività svolte su terreno montano/alpino relativamente al terreno su cui si svolgono tali itinerari, a cui vanno aggiunti i pericoli legati alla quota.

IN QUESTA CATEGORIA RIENTRANO ANCHE: SENTIERO ALPINISTICO e SENTIERO ATTREZZATO

Il Sentiero EE Alpinistico è caratterizzato da passaggi su roccia o su terreni esposti o infidi non protetti. Generalmente questa denominazione è utilizzata per indicare percorsi difficili, pericolosi ed impegnativi che richiedono un minimo di competenze alpinistiche.
Il Sentiero EE Attrezzato è caratterizzato dalla presenza di cordini e di qualche infisso nei passaggi difficili o esposti. Denominazione ambigua è utilizzata per indicare percorsi di media difficoltà messi in sicurezza su tutti i passaggi esposti, ma anche percorsi difficili ed impegnativi che richiedono un minimo di competenze alpinistiche e che sono stati messi in sicurezza solo dove era assolutamente indispensabile, spesso i secondi, sono destinati nel tempo a diventare Vie Ferrate.

CLIMA

Il clima della zona del Lago di Garda è sub-mediterraneo, notevolmente mitigato dallo specchio lacustre rispetto alla macrozona in cui si inserisce (Pianura Padana e Valli Prealpine) dove il clima è temperato-continentale. La zona più mite è quella compresa tra le due coste nella zona nord tra Limone e Malcesine.
In genere le stagioni più piovose sono la primavere e l'autunno, mentre l'estate è bagnata da qualche temporale e l'inverno è piuttosto asciutto.
In inverno abbiamo così: un clima mite a bassa quota e un clima alpino in quota viso che le montagne superano spesso anche i 2.000 metri, il clima mite della riviera cambia rapidamente a distanza di pochi chilometri, per dare un idea, alla stessa quota, tra Arco e Malcesine (15 km) in una notte con forte irradiazione ci sono differenze anche di 6/7 gradi, tra Torbole ed Arco (5 km) la differenza è già di 3/4 gradi.
D'estate abbiamo un clima caldo mediterraneo ma abbastanza ventilato sulle sponde del lago, in quota un clima tipicamente di media montagna. Queste condizioni climatiche permettono di fare Escursioni su sentieri puliti ed asciutti con una temperatura intorno ai 10 gradi anche in pieno inverno, basterà rimanere sulle sponde del lago a bassa quota e scegliere i versanti esposti da Sud Est a Sud Ovest, gli itinerari di tutti i tipi sono tantissimi.
In estate bisognerà evitare nelle ore più calde i versanti esposti da Sud Est a Ovest a quote basse, in caso di partenza dal fondo valle, sarà meglio partire la mattina presto scegliendo i versanti esposti a Nord o ad Ovest, al pomeriggio invece potremo frequentare le zone esposte ad Est, dove il sole tramonta presto e la brezza del pomeriggio porta refrigerio.

AMBIENTE E PAESAGGI

La presenza di paesaggi e panorami stupendi non ha bisogno di essere illustrata lungamente, acqua, montagne, boschi, e località rivierasche che ospitano paesini pieni di storia e che hanno conservato nel tempo tutto il loro fascino, hanno solo bisogno di tempo per essere scoperti, poi non si faranno dimenticare.

FLORA E FAUNA

La flora, grazie agli ambienti climatici molto diversi tra loro, spazia dalla macchia mediterranea ai boschi alpini e alle praterie d'alta quota; la parte floreale, grazie alle vicende legate alle glaciazioni che non hanno interessato le cime delle montagne che circondano il lago (il ghiaccio arrivava sui 1500/1600 metri) vede una insuperabile presenza di varietà e di rarità a volte endemiche e a volte rarissime o addirittura esclusive.
Rilevante per quello che riguarda la fauna ittica è la presenza nel lago di una specie endemica come il Carpione. Per quello che riguarda gli uccelli abbiamo presenza di uccelli acquatici quali: pellicani e fenicotteri, poi diverse specie di anatre, cigni, folaghe, aironi, ecc.. Per quello che riguarda la fauna dei boschi oltre a quella tipica delle alpi abbiamo anche la presenza dell'Orso, che però non è pericoloso per l'uomo.

RETE ESCURSIONISTICA

La recente storia del nostro paese, dall'800 al 1950, ha interessato e sconvolto notevolmente l'ambiente attorno al Lago di Garda, questo perché il Lago è sempre stato una zona di confine (questo è comunque vero fin dall'antichità), in particolare nel periodo prima e durante la Prima Guerra Mondiale vennero edificate infrastrutture militari che interessarono praticamente quasi tutto l'entroterra Gardesano.
La testimonianza attuale di tutto ciò è una rete di sentieri e mulattiere che non ha rivali se non nelle altre zone che furono interessate dal conflitto, mi vengono in mente in particolare le Dolomiti. Questi sentieri e mulattiere, che ancora oggi possiamo percorrere, sono spesso opere ardite in quanto inserite in ambienti ameni e selvaggi e ingegneristicamente spettacolari, soprattutto considerati i materiali e le attrezzature impiegate per realizzare soluzioni molto impegnative sotto il profilo tecnico.
A noi spetterebbe l'arduo compito di contribuire alla conservazione ed alla valorizzazione di questo patrimonio inestimabile.

INFRASTRUTTURE TURISTICHE

La storia Turistica del Lago di Garda inizia già in epoca Romana, rimangono a testimoniarlo le ville che possiamo trovare nel sud del Lago a Sirmione alle Grotte di Catullo. Successivamente a fasi alterne e grazie ai flussi turistici di diversa provenienza si svilupparono un po' tutte le zone della Riviera del Garda. Adesso abbiamo praticamente un'offerta turistica completa su tutto il perimetro del Garda, in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza.

INFRASTRUTTURE ESCURSIONISTICHE

Le infrastrutture per gli escursionisti sono presenti sia sottoforma di Rifugi che di Baite aperte agli escursionisti, un aspetto importante legato al fatto che nella nostra zona si fanno escursioni tutto l'anno è che diversi rifugi sono aperti nel week-end anche in inverno, nelle pagina dedicata ai rifugi nella sezione del sito dove dormire, troverete tutte le informazioni utili.

ESCURSIONI COME, DOVE, QUANDO

Nella parte relativa al clima abbiamo già visto qualche indicazione utile per la scelta degli itinerari, qualche elemento in più possiamo ritrovarlo leggendo i dati introduttivi sulle relazioni agli itinerari del sito. Troveremo in particolare l'indicazione sul periodo consigliato per affrontare gli itinerari nelle condizioni migliori, inoltre utilizzando le tre informazioni presenti sul valore paesaggistico, storico e naturalistico potremmo scegliere itinerari che rispondono alla nostra ricerca. Grazie a queste tabelle, dovrebbero essere sufficienti anche le informazioni per scegliere quanto impegno fisico-atletico e psicologico profondere nell'escursione, così come le tipologie di incognite e rischi presenti sul percorso.

Nella pagina dedicata alla scala delle difficoltà, nella sezione informazioni utili trovate tutto quello che riguarda i requisiti e l'equipaggiamento per la scelta e la percorrenza degli itinerari.

Nella pagina dedicata alla leggenda delle schede, nella sezione informazioni utili trovate la guida alla lettura ed all'interpretazione dei contenuti delle schede.

Nella buona stagione per fare escursioni sicure tenete presenti questi altri pochi consigli:

  • Portate sempre con voi le ghette per camminare nell'erba alta e nella vegetazione molto fitta (soprattutto nelle zone dei pascoli non più curati) senza correre il rischio di morsi di vipera o serpenti.
  • Portate sempre pantaloni lunghi e spruzzate repellente anti zecche su tutto il corpo, soprattutto quando fa caldo e ha appena piovuto, a casa controllate bene tutto il corpo.
  • Fate sempre attenzione al sopraggiungere di Mountain Bike, non usate quindi le cuffiette, purtroppo in questo momento a causa della poca regolamentazione della pratica ed alla mancanza di controlli molti Biker adottano comportamenti pericolosi per gli escursionisti.
  • Molti sentieri, anche tra quelli segnati, se poco battuti diventano difficili da individuare quando la vegetazione si infittisce, soprattutto nei tratti aperti, portate sempre tutto l'occorrente per l'orientamento in modo da riuscire a re intercettare il sentiero, il modo migliore è arrivare nel bosco dove i sentieri sono quasi sempre più evidenti e puntare ad intercettarli da sopra o da sotto.
  • Attenzione ai temporali, ci sono quasi sempre grotte o ricoveri dove potersi rifugiare ed aspettare che passino, cercate di memorizzarli lungo il percorso. Utilizzate il radar di Meteo Trentino per tenere la situazione sotto controllo in modo da non essere colti di sorpresa.
  • Se pensate di avere sbagliato strada tornate sui vostri passi fino agli ultimi riferimenti di cui eravate sicuri e qui fate il punto ed orientatevi meglio. Se non riuscite, tornate sui vostri passi, se finite in zone esposte o in boschi che si infittiscono, sarà difficile venirne a capo.
  • Non entrate nelle grotte e nelle caverne di guerra troppo profonde e buie, cadute in pozzi e voragini sono molto probabili.
  • Non asportate reperti bellici o cimeli di alcun tipo, in alcuni casi è reato ed è anche pericoloso per la vostra incolumità, è comunque sempre un danno per le testimonianze storiche.
  • Se percorrendo un sentiero vi capita di essere in anticipo sui compagni, nell'attesa potete ripulire qualche tratto dai sassi o dalla vegetazione che lo invadono.
  • Se trovate segnaletica o sentieri danneggiati segnalatelo alla SAT per il Trentino, al CAI Lombardo o Veneto per il resto.

Buone escursioni a tutti.

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