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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

SETTORE FORTIFICATO DEL LAGO DI GARDA NORD: STORIA

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

Sintesi:

questo settore, che comprende il fondo valle e i piccoli monti che circondano a nord il Lago di Garda, si caratterizza per la presenza di diverse fortificazioni militari di carattere difensivo. L'area individuata è una porzione del II settore difensivo austriaco o "settore Fortificato di Riva del Garda" in tedesco "Festunabschnitt". Il II settore era compreso tra il I settore, quello delle Giudicarie, e il III settore, quello della Valle dell'Adige. Il II settore iniziava al Doss della Torta, percorreva tutta la catena di Pichea, scendeva sul lago al Ponale, a Torbole saliva a Malga Zures, poi continuava sul Creino e arrivava fino a Pannone.
Si tratta di un territorio prevalentemente pianeggiante, compreso tra le Alpi di Ledro (O), il Monte Misone (N), Lo Stivo ed il Monte Baldo (E) il Lago di Garda (S), al centro, in riva al lago, troviamo il piccolo rilievo del Monte Brione. Terra di confine fin dall'antichità, già in epoca romana vennero costruite fortificazioni, per controllarne l'accesso ed il transito.
Gli austriaci, dopo la sconfitta nella Seconda Guerra di Indipendenza Italiana, nel 1859, che aveva fatto loro perdere la Lombardia e quindi la riviera occidentale del Garda, iniziarono a predisporre una linea difensiva in questa zona. Dopo avere perso anche il Veneto, nella Terza Guerra di Indipendenza, nel 1866, intensificarono gli sforzi, per non perdere anche l'ultimo lembo di territorio che conservavano a Sud delle Alpi. In previsione del conflitto, rafforzarono e ammodernarono le fortificazioni esistenti e ne costruirono altre ex novo, in posizione strategica e con le migliori tecniche costruttive dell'epoca. Queste fortificazioni servirono a supportare le linee difensive, lungo i versanti Est ed Ovest del lago, ed a controllare il lago stesso. Furono più volte bombardate durante il conflitto.

 

Forti del Ponale Forti del Brione Settore Nord

 

Cronologia:

 

1915

Allo scoppio del conflitto, il 23 maggio del 1915, gli austroungarici avevano già predisposto gran parte delle fortificazioni necessarie alla difesa di questa area.

C'erano cinque principali nuclei di presidi:

 

Venne predisposto una sbarramento litoraneo, contro possibili sbarchi, questo andava dalle pendici del Baldo alla Rocchetta, passando per il Brione. Per tutta la lunghezza dello sbarramento, correva una trincea, e vi erano decine di posti di guardia con riflettori e postazioni per mitragliatrici. Dietro lo sbarramento litoraneo, fu costruita una seconda linea difensiva, sottoforma di un profondo trinceramento intervallato da postazioni blindate. Questo sbarramento attraversava tutta la valle, iniziava sul versante Ovest, al Forte Tombio, scendeva a Deva, passava per Varone, Ceole - trincerone e arrivava a S. Tommaso, dove c'era la Tagliata, con postazioni blindate, che controllava la strada per Arco. La linea, continuava poi per S. Giorgio e Grotta, qui risaliva sul Brione passando per località Sabbioni; sul Brione passava nei pressi della Batteria Ovest, poi per il Forte S. Alessandro e arrivava alla Batteria di Mezzo; dalla Batteria di Mezzo scendeva, direttamente lungo il ripido versante Est del Brione, nella piana di Linfano, una trincea attraversava le campagne e risaliva verso Nago in località Perlone (dove c'è il traliccio elettrico), qui c'era una postazione con mitragliatrici e fuciliere. Il 23 e il 31 di luglio, il 02 e il 25 di agosto, Riva venne ripetutamente bombardata da aerei, anche il 25 di ottobre fu bombardata.

 

1916

Nella primavera del 1916 durante le offensive indirizzate contro diverse postazioni nemiche: Cima Parì, Cima Oro, Cima Rocca e lo Sperone. Una delle direttrici d'attacco, prevedeva di risalire dalla Valle del Ponale verso lo Sperone (Cima Capi) e la Rocchetta, contemporaneamente si cercava di penetrare lungo la strada del Ponale, attaccando il Defensionmauer. Questa serie di attacchi nella zona dello Sperone, è conosciuta anche come "battaglia di Riva". Le operazioni iniziarono il 04 di aprile, con una serie di bombardamenti italiani, contemporaneamente iniziò l'avanzata sulle pendici dello Sperone, lungo la Val del Gac e verso le Zete del Ponale. Alcuni reparti riuscirono a raggiungere le linee austriache del Defensionmauer e a conquistare qualche postazione. Le fortificazioni della Tagliata del Ponale, poste di rincalzo al Defensionmauer, risultarono invece inespugnabili e così venne bloccato questo tentativo. Alla fine le postazioni italiane si attestarono nella zona di S. Giovanni e a quota 700 sul versante Sud-est dello Sperone, in pratica, dove c'è l'ampio ripiano e dove ora inizia la ferrata.

Il 20 di febbraio, Riva venne Bombardata da un dirigibile che sganciò 40 granate sugli obiettivi miliari, il 09 di aprile venne nuovamente bombardata, si decise allora di evacuare la popolazione civile. Venne poi più volte bombardata il 20 e il 22 luglio.

Il 27 di febbraio, Nago e Torbole furono bombardate.

Sul resto del lago, nei primi mesi dell'anno, iniziarono i lavori per approntare le opere di difesa Italiane. Si installarono punti di controllo e di contrasto, dotati di proiettore, artiglieria e mitragliatrici. In località Campagnola a Malcesine e in località Canù a Limone, furono sistemati due potenti cannoni da 305/40, con una gittata di 19 km, questi cannoni entrarono in azione in primavera. Anche il paese di Limone venne ripetutamente bombardato e durante l'estate fu evacuata la popolazione civile.

Entrambi gli schieramenti dislocarono sul lago diverse unità armate per difendere la propria area.

 

1917

 

I bombardamenti di artiglieria sempre più frequenti raggiungono i paesi di Dro e di Ceniga.

 

1918

Il 05 di maggio, una squadriglia di MAS sbarco a Riva un’unità di incursori, con l’incarico di distruggere una centrale elettrica.

Il 03 di luglio, 4 legionari cecoslovacchi furono sbarcati presso le foci del Sarca per un azione di sabotaggio, due furono catturati, uno Luigi Storch fu impiccato.

Il 28 di agosto un motoscafo nei pressi di Torbole viene affondato dai cannoni italiani.

Il 24 di ottobre iniziò la Battaglia di Vittorio Veneto, che durò fino al 04 di novembre.

Il 02 di novembre hanno inizio anche le operazioni offensive sul fronte del Garda, sia ad Ovest, in Val di Ledro, sia ad Est, sull’Altissimo. La Brigata Pavia, proveniente dalla Valle di Ledro, dopo avere conquistato la linea del Parì, il 03 di novembre si riunisce ai Campi ed a Pranzo, con 500 prigionieri.

Il giorno dopo avanza su Ponte Arche.

Il 03 di novembre, un MAS attaccò il porto di Riva e tre torpediniere quello di Torbole, i sodati austriaci erano già in fase di ritirata.

Il 04 di novembre, alle ore 15,00 la guerra finiva. I fortunati poterono fare rientro alle proprie case, trovando spesso solo un cumulo di macerie.

 

 

AREA FORTIFICATA LAGO DI GARDA NORD - MAPPA SETTORE FORTIFICATO DI RIVA

MAPPA SETTORE FORTIFICATO DI RIVA


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