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IL LAGO DI GARDA E LA SUA STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE

MONTE BALDO: LUOGHI E PERCORSI

Introduzione

Monti del Garda e Alpi di Ledro: Storia

Monti del Garda: luoghi e percorsi

Alpi di Ledro: luoghi e percorsi

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: Storia

Settore Fortificato del Lago di Garda Nord: luoghi e percorsi

Monte Baldo e Valle di Gresta: Storia

Valle di Gresta: luoghi e percorsi

Monte Baldo: luoghi e percorsi

 

In questa pagina troviamo la descrizione e gli itinerari dei seguenti sotto gruppi:

 

 

MAPPA MONTE BALDO E VAL DI GRESTA - 3° Settore

MONTE BALDO NORD - ALTISSIMO DI NAGO

E' la parte nord di questa catena montuosa, complessivamente lunga più di 40 chilometri, la zona Nord, è compresa tra: il Lago di Garda (O), il Lago di Loppio (N), la Vallagarina (E), il confine tra la parte nord e la parte sud della catena, può essere individuato in corrispondenza delle Bocca di Tratto Spino, dove ha inizio la catena centrale.

 

SEGRON

460, Località, situata sulla dorsale che sale da Passo S. Giovanni a Malga Zures, questa dorsale, per lunghi tratti, sia a Ovest che ad Est, è delimitata da verticali pareti rocciose.

cenni:

questa località, situata su una dorsale a Nord di Malga Zures, difesa da due pareti verticali, in posizione strategica sopra il passo di S. Giovanni, facilmente raggiungibile dall’abitato di Nago, non poteva non essere un luogo strategico. Tra le rocce sommitali, vennero costruiti: osservatori, rifugi e postazioni in galleria, per artiglierie e per mitragliatrici; sul lato Nord, protetti dalle rocce, c’erano: la piazza d’armi, i baraccamenti e tutta la parte logistica.
Sulla stessa dorsale, poco più in alto e a sud, quindi verso Malga Zures, troviamo anche le fortificazioni di Paternoster, qui ci sono trincee, gallerie in roccia con cannoniere ed osservatori, ricoveri e resti di baraccamenti.

accesso:

  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 0,30’ h, da località S. Giuseppe – Nago 228.
  • da Nord, per sentiero, difficoltà: E, 0,20’ h, Malga Zures 690.

 

ZURES

690, Malga, situata poco a Sud del Doss dei Frassini 707, proprio sulla strada che sale sul Monte Baldo da Nago, nel punto in cui la strada spiana per un centinaio di metri. Collocata al vertice di due bancate rocciose, una quella di Navesele, che sale da Torbole, l’altra quella del Segron, che sale dal Passo di S. Giovanni.

cenni:

era la più importante area fortificata austriaca sulle pendici del Monte Baldo Nord, l’ultimo presidio in questa zona, vitale per il controllo della piana di Nago e del Passo di S. Giovanni. Gli austriaci, nell’estate del 1915, ebbero tutto il tempo di fortificarla, i lavori di potenziamento, proseguirono comunque per tutta la durata del conflitto; se guardiamo la cartina, vediamo che è al vertice di un triangolo formato da due bancate rocciose, l’area fortificata si estende dal vertice, lungo le dorsali rocciose. A Ovest di  Malga Zures, sui dossi delle Navesele (bancata Ovest), c’era il centro logistico, con l’osservatorio austriaco (visitabile con attenzione); alla base della parete, a Nord, c’era il comando, con l’ospedale e le varie strutture logistiche (visitabile con attenzione), una scala metallica e alcuni passaggi, consentivano il collegamento tra osservatorio e comando. Ad Ovest del comando, ci sono una serie di gallerie (pericolose e non visitabili), che collegavano varie postazioni del caposaldo. Tutto il settore era collegato da gallerie e trincee, questo permetteva di sopportare con poche perdite i bombardamenti che preparavano gli attacchi degli alpini italiani. Tutto il complesso è stato recentemente oggetto di pulizia e sistemazione. Assolutamente da visitare; con molta prudenza e attenzione.

accesso:

strada carrabile del Monte Baldo, difficoltà (T), 1 h la visita, da Nago.

 

DOSSO ALTO DI NAGO

702, Dosso, situato proprio a Sud del Lago di Loppio e subito ad Est di Malga Zures, dista da quest’ultima circa 800 metri in linea d’aria. A Nord e sul versante Est, declina con qualche balza rocciosa, a Sud e ad Ovest, si presenta come un piccolo rilievo, in parte roccioso. Nelle vicinanze del Dosso Alto, troviamo anche gli altri luoghi, che facevano parte di questo avamposto italiano: Caverna Rossi 700, Dos de la Zoca 770, Sportel 790, Cimitero di Sasso Sega 820, Galbegne 910.

cenni:

punto chiave per l’esercito italiano, fronteggiava la roccaforte austriaca di Malga Zures. Costituiva con Caverna Rossi e Sasso Sega, il punto più avanzato delle postazioni italiane, queste postazioni erano collegate da profonde trincee. Conquistato con la Battaglia di Malga Zures nel dicembre del 1915, fu poi perso e riconquistato, nel 1918, con le Battaglie di Dosso Alto di Nago. Si possono trovare delle caverne e i ruderi delle fortificazioni italiane, sulla cima ci sono le lapidi a ricordo dei nostri soldati caduti.  La zona è stata ripulita e resa accessibile grazie al lavoro fatto dagli alpini di Nago-Torbole. Tutta l’area è molto interessante e merita di essere visitata. Serve prudenza ed attenzione.

accesso:

da Ovest, per sentiero, difficoltà E, 0,50’ h, da Malga Zures.

da Sud, per sentiero, difficoltà E, 0,40’ h, da Dos Casina.

 

GIOVO

645, Monte, situato subito a Est dell’abitato di Castione e a Sud dell’abitato di Mori. A Nord e sul versante Est presenta due pareti rocciose pressoché continue, a Sud e ad Ovest si presenta come un piccolo rilievo collinare.

cenni:

punto chiave per l’esercito italiano, fronteggiava la roccaforte austriaca di Nagià - Grom. In questo settore, costituiva il punto avanzato, dominante la valle del Rio Cameras, delle postazioni italiane. Si possono trovare delle caverne e i ruderi delle fortificazioni italiane.  La zona è stata ripulita e resa accessibile grazie al lavoro fatto dagli alpini e dalla SAT di Brentonico.

accesso:

da Sud, per stradina, difficoltà T, 0,30’ h, da Costa di Castione.

 

CASINA

980, Dos, elevazione che si incontra salendo sulla strada del Monte Baldo da Nago, facilmente identificabile per la presenza, sul suo versante Ovest, di numerosi tralicci ed antenne.  E’ a Sud-Ovest di Malga Zures e distante in linea d’aria circa 1,5 km. Tra la cima e il Dos Remit 1223, che si trova a Sud-est, c’è una piccola conca prativa, in questa conca c’è la Chiesetta Futurista di Dos Casina e a 400 metri la Capanna degli Alpini. A Sud di Dos Casina, troviamo le postazioni di rincalzo, le seconde linee e gli acquartieramenti italiani: Dos del Mosca 967, Dosso dei Roveri 1067 (uno dei più bei punti panoramici del lago), Dosso Spirano 874. A Sud di questa zona, si trova, una delle località meno conosciute, un bellissimo villaggio militare italiano, costruito dietro un costone roccioso, a quota 1412, tra Re di Cola e le Mandriole, peccato che sia abbandonato e invaso dalla vegetazione.

cenni:

Dos Casina e Doss Remit, furono conquistati, nell’ottobre del 1915, dagli italiani e poi tenuti per tutto il conflitto. Sul crinale Nord del Baldo, Dos Casina, era la postazione che si trovava a fronteggiare quella austriaca di Malga Zures. Molto bella, da visitare, la chiesetta, interessante l’area sommitale del dosso, dove c’erano l’osservatorio e le postazioni di artiglieria italiane. Alcuni ruderi, in parte i camminamenti e le trincee, sono stati recentemente recuperati e resi visitabili dagli alpini di Nago-Torbole. Gli altri siti citati sopra, a Sud di Dos Casina, sono abbandonati ed invasi dalla vegetazione, ci passano però dei sentieri che consentono, con molta prudenza, di visitarli.

accesso:

strada carrabile del Monte Baldo, difficoltà (T), 1 h la visita, da Nago.

 

VARAGNA

1.779, Monte, situato sulla dorsale Nord del Monte Baldo,  a Nord del Monte Altissimo di Nago; tra questi due monti troviamo una piccola asperità, il Monte di Nago 1875; molto panoramica la vista sul  lago, sia dal Varagna che dal Monte di Nago. Questa cima a Ovest e a Nord scende ripida e boscosa, mentre ad Est e a Sud i pendii sono molto dolci e ospitano dei pascoli.

cenni:

sulla cima di questo monte c’erano l’osservatorio ed alcune postazioni d’artiglieria; sul versante Sud, che scende alla Sella della Varagna 1748, c’era invece il villaggio militare italiano, con tutta una serie di baraccamenti e di rifugi in galleria, purtroppo, rimangono solo dei ruderi invasi dalla vegetazione. La parte più importante delle artiglierie, era posizionata poco a  Nord, lungo la dorsale Ovest del Varagna, qui, nelle rocce sulla dorsale,  erano state scavate profonde gallerie, e i pezzi di artiglieria si affacciavano in parete, direttamente a Nord, sul versante tenuto dagli austriaci.  Anche le postazioni delle batterie sono invase dalla vegetazione, sono pericolose e visitabili con molta attenzione.

accesso:

da Nord, per forestale e sentiero, difficoltà: T, 0,45’ h, dal parcheggio sopra i Prati di Nago, dove c’è la sbarra 1560.

 

ALTISSIMO DI NAGO

2.078, Monte, è la cima più alta di questa zona, il versante Ovest incombe ripido e roccioso Sul lago di Garda, sugli altri versanti i pendii sono più dolci. Da questa cima, oltre alla dorsale Nord, quella del M. Varagna, decorre una dorsale con andamento Nord-Est, dove troviamo la Bocca di Paltrane 1831 e poi il Monticello 1856; tra queste due dorsali, si colloca la Val del Parol (a quota 1469 c’è il punto di ristoro di Malga Campei di Sopra). Un’altra dorsale si stacca in direzione Sud-Est, qui troviamo la Sella 1886, la  Bocca del Creer 1617, leggermente staccata Corna Piana 1736, e Passo di San Valentino 1390. L’ultima dorsale, quella principale, che continua poi con le cime della parte centrale del Baldo, decorre verso Sud-ovest, ed è chiamata, in questo tratto che scende a Bocca di Navene 1425, della Costa di Monte Baldo (parte alta) e Cresta di Navene poi. Il panorama è magnifico, sia sul lago, sia sulle montagne che lo circondano.

cenni:

sull’Altissimo, i nostri soldati arrivarono già il 26 di maggio, senza difficoltà, trovarono le postazioni sguarnite; erano in corso i lavori per costruire un moderno forte, fu completato solo lo scavo. La zona, fu oggetto di continui lavori di fortificazione, predisponendo una serie di trincee e gallerie, che circondavano soprattutto l’anticima nord, quella dove ora sorge la chiesetta. Le opere, in parte recuperate e valorizzate, sono visitabili con la dovuta attenzione. In questa zona, le strade e le mulattiere, in quota ed in zone impervie, che questo periodo ci ha lasciato, sono una patrimonio inestimabile; tra queste, la più importante è la carrabile che sale dal Rifugio Graziani. Altre postazioni fortificate, interessanti da visitare, sono quelle sul versante Est, nella zona di Malga Campo e di Monte Campo 1.635.

accesso:

  • da Nord, per forestale e sentiero, difficoltà: E, 1,30’ h, dal parcheggio sopra i Prati di Nago, dove c’è la sbarra  1560;
  • da Nord, per forestale e sentiero, difficoltà: E, 4 h, da Dos Casina 1050, per la Val del Parol; 
  • da Nord-Est, per sentiero, difficoltà: E, 2,30’ h, da S. Giacomo;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste di Navene, difficoltà: E, 1,40’ h, dalla Bocca di Navene;
  • da Sud-est, per comoda stradina (chiusa al traffico) difficoltà: T, 1,15’ h, dalla Bocca del Creer  1617.

 

VIGNOLA

1.606, Monte, situato ad Est dell’Altissimo, incombe imponente ad Est sulla Vallagarina e sull’abitato di Ala. Da Nord e da Ovest, appare come un’elevazione di poco conto. Panorama verso Nord, sulla Vallagarina e sulla valle dell’Adige, a Sud, sulla catena del Baldo.

cenni:

i nostri soldati arrivarono in vetta, già il 26 di maggio, senza difficoltà; poiché era un punto di osservazione straordinario, sulla sottostante Val Lagarina (la valle dell’Adige, si chiama così in questo tratto), fu fortificato, per insediarvi punti di osservazione e batterie di artiglieria. Venne collegato, con una comoda carrabile, alle altre postazioni del crinale Est, carrabile che passa poco sotto la cima e che ora viene utilizzata per le visite del sito. Ci sono i ruderi del forte austriaco, doveva essere costruito un nuovo forte moderno, ma come per quello sull’Altissimo, non ci fu il tempo, ci sono numerose caverne e camminamenti. Da visitare con attenzione.

accesso:

da Nord, per carrareccia e sentiero, difficoltà: E, 1,30’ h, da Polsa di Brentonico.

 

PAURA

1.518, Corno della, situato a Sud-Est dell’Altissimo, incombe a Sud-est sulla Vallagarina e sull’abitato di Avio. Il versante Nord-Ovest, appare invece come un elevazione prativa di poco conto. Panorama come dal Vignola.

cenni:

i nostri soldati arrivarono in vetta, già il 26 di maggio, senza difficoltà; poiché era un punto di controllo sulla sottostante Val Lagarina, fu fortificato per insediarvi delle batterie di artiglieria. Venne collegato alle altre postazioni del crinale con una comoda carrabile, che ora viene utilizzata per le visite. Ci sono numerose caverne e camminamenti; da visitare con attenzione.

accesso:

da Nord-Est, per carrareccia e sentiero, difficoltà: E, 1,10’ h, da Polsa di Brentonico.

 

COLMA

1.830 Dos della,  situata a Sud dell’Altissimo, è chiusa a Nord da una parete rocciosa, questa zona è chiamata Cime di Ventrar, tra queste guglie rocciose, che precipitano verso il lago, va menzionata Punta di Vò 1535, eccezionale punto panoramico a picco sul Lago di Garda. La Colma continua poi, con pendii erbosi, verso Sud, scendendo alla Bocca di Tratto Spino 1720. Alla Colma arriva la comoda funivia del Monte Baldo che sale da Malcesine.

cenni:

questa zona, trovandosi già in territorio italiano, fu predisposta per un eventuale difesa in caso di sfondamento delle prime linee italiane, furono soprattutto predisposte le vie di comunicazione che sarebbero servite all’accesso ai punti strategici, troviamo inoltre qualche ricovero e qualche galleria.

accesso:

  • quello più comodo è con la funivia del Monte Baldo da Malcesine;
  • da Nord, per strada bianca, difficoltà: T, 0,30’ h, da Malga Zocchi;
  • da Nord, per  il sentiero che attraversa la Colma, difficoltà: E, 1,30’ h, da Bocca di Navene;
  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, breve tratto EE (cime del Ventrar), 3,40’ h, da S. Michele di Malcesine.

 

Percorsi nella zona del Monte Baldo Nord - Altissimo:

MONTE BALDO CENTRALE E SUD

E’ costituito da due parti:

  • la parte centrale, la catena composta dalle cime rocciose più elevate;
  • la parte sud, i comodi e panoramici pendii erbosi che scendono verso la pianura.

Tutto questo settore è compreso tra: il Lago di Garda (O), la Bocca di Tratto Spino (N), la Vallagarina (E), le colline moreniche (S).

 

POZZETTE

2.128, Cima, situata a Sud di Tratto Spino, panorama a 360°.

cenni:

non fu interessata dal conflitto, per la cresta transita il sentiero delle creste.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 1,20’ h, dalla Bocca di Tratto Spino 1720;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 3 h, dal Rifugio Telegrafo 2147.

 

LONGINO

2.180, Cima, situata a Sud di Tratto Spino, panorama a 360°

cenni:

non fu interessata dal conflitto, per la cresta transita il sentiero delle creste.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 2 h, dalla Bocca di Tratto Spino 1720;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 2,20 h, dal Rifugio Telegrafo 2147.

 

VALDRITTA

2.218, Cima, situata a Sud di Tratto Spino, preceduta provenendo da Nord da Cima Val Finestra 2086, è la cima più alta di tutta la catena del Baldo, panorama eccezionale a 360°.

cenni:

a sud della cima, c’è la Forcella di Valdritta, qui finisce la mulattiera militare italiana che saliva al Telegrafo e poi si inoltrava, a Nord, verso la cima più alta del gruppo. Il tratto che collega il Telegrafo a Valdritta, è una preziosa testimonianza delle ardite opere di viabilità militare costruite all’epoca del conflitto.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 3,15 h, dalla Bocca di Tratto Spino 1720;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 1,30 h, dal Rifugio Telegrafo 2147.

 

PETTORINA

2.191, Punta, situata subito a Nord di Cima Telegrafo, panorama a 360°.

cenni:

vi transita, sul versante Est, la bellissima mulattiera militare italiana che saliva dal Telegrafo verso cima Valdritta.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 3,40 h, dalla Bocca di Tratto Spino 1720;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 0,30 h, dal Rifugio Telegrafo 2147.

 

TELEGRAFO

2.200, Punta, forse perché è il crocevia di tanti itinerari che attraversano questa zona, è la cima più conosciuta nella parte centrale della Catena del Monte Baldo. Il panorama spazia fino agli Appennini ed alla Laguna Veneta.

cenni:

qui si congiungevano le due mulattiere militari italiane che salivano al Telegrafo, un ramo poi si inoltrava verso nord fino alla cima più alta del gruppo. Tra le due mulattiere, il tratto più bello è quello che proviene da Sud, dal Coal Santo, attraversando la Vetta delle Buse.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: EE, 4 h, dalla Bocca di Tratto Spino 1720;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 1,30 h, dal Rifugio Chierego 1911;
  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 3,10’ h, da Malga Zovel 1090;
  • da Sud Ovest, per sentiero, difficoltà E, 4,00’ h, da Prada Alta 1140;
  • da Est, per sentiero, difficoltà: E, 2,40’ h, da Malga Novezzina 1230.

 

BUSE

2.154, Vetta delle, è la cima direttamente a Sud del Telegrafo, tra le due c’è il Sascaga 2136, che è una breve cresta.  La dorsale Sud di Vetta delle Buse, poco a Sud della cima, al Passo del Camino 2128, è attraversata dalla mulattiera militare, che in questo punto la scavalca passando dal versante Est a quello Ovest.

cenni:

senza dubbio, questo punto è interessante per la spettacolarità del tracciato della mulattiera militare, che attraversa il Passo del Camino e scende esposta e tortuosa, in mezzo ai pinnacoli, sul versante Est di Vetta delle Buse.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 0,45’ h, dal Rifugio Telegrafo 2147;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 0,45’ h, dal Rifugio Chierego 1911.

 

COAL SANTO

1.980, Bocchetto del, larga insenatura tra la Vetta delle Buse e Costabella, subito sopra il bocchetto, a Nord troviamo la cima del Coal Santo 2.072.

cenni:

è attraversato dalla mulattiera militare che collega il Telegrafo a Prada.

accesso:

 

 

 

COSTABELLA

2.053, Crinale di, crinale che, a Sud del Bocchetto del Coal Santo, declina, in modo regolare ed armonico, con versanti erbosi e boscosi, verso la Bocca di Naole.

cenni:

è attraversato dalla mulattiera militare che collega il Telegrafo a Prada.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 1’15 h, dal Rifugio Telegrafo 2147;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 0,25’ h, dal Rifugio Chierego 1911;
  • da Ovest, per sentiero, difficoltà: E, 3,15’ h, da Prada Alta 1140.

 

NAOLE

1.660, Creste di, crinale che a Sud del Crinale di Costabella, dopo la Bocchetta di Naole 1648, declina, in modo regolare ed armonico, con versanti erbosi e boscosi.

cenni:

è attraversata dalla mulattiera militare che collega il Telegrafo a Prada.

accesso:

  • da Nord, per il sentiero delle Creste del Baldo, difficoltà: E, 0,30’ h, dal Rifugio Chierego 1911 alla bocchetta;
  • da Sud, per il sentiero delle Creste di Naole, difficoltà: E, 2 h, dalle Pozze di Pralongo;
  • da Est, per sentiero, difficoltà: E, 2,20 h, da Ferrara di Monte Baldo 850.

 

 

Percorsi nella zona del Monte Baldo Centrale e Sud:

 

MAPPA INTERATTIVA DEGLI ITINERARI DEL SETTORE 3 (EST): MONTE BALDO

I segnapunto colorati hanno la funzione di agevolare la ricerca in base alla difficoltà del percorso:

Verde

nessuna difficoltà

comoda visita

Giallo

nessuna difficoltà

passeggiata

Azzurro

difficoltà T

per turisti

Blu

difficoltà E

per escursionisti

Rosso

difficoltà EE

per escursionisti esperti

Rosa

difficoltà EEA

per esc. esperti con attrezzatura da ferrata

Viola

difficoltà Alpinistica

per alpinisti

 


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