Ferrata delle Taccole alla Vetta delle Buse, da Prada di Monte Baldo

Via Ferrata: EEA / TD -, per escursionisti esperti con attrezzatura / molto difficile -, nella Catena del Monte Baldo, saliamo con questo emozionante percorso alla Vetta delle Buse (2.155).

Descrizione breve: la ferrata non è lunga, 150 metri, ma molto intensa; il percorso d'avvicinamento si svolge in un contesto ambientale isolato e selvaggio e offre molti panorami suggestivi. L'itinerario, con partenza da Località Prada Alta (1154), ci porta ad affrontare la parete rocciosa attrezzata dopo essere passati per la Pozza delle Buse e la Valle delle Pre. Sbucati sulla Vetta delle Buse (2155) e passati per il rifugio Telegrafo (possibile con breve deviazione raggiungere Punta Telegrafo) rientriamo a valle.

  • Introduzione
  • Descrizione
  • Informazioni

Introduzione
Destinatari: la ferrata è inserita in un percorso studiato con una logica escursionistica. È consigliato ad amanti delle ferrate esigenti e allenati, alla ricerca di un itinerario che non si limiti a condurli alla base della parete, ma che apprezzano la possibilità di arrivarci attraverso un escursione avventurosa, che attraversa posti isolati e selvaggi, con un elevata valenza ambientale. Usciti in vetta e terminate le difficoltà il percorso prevedi di attraversare e transitare per il Rifugio Telegrafo, dove è possibile salire alla Punta Telegrafo (2200). La discesa avviene su un sentiero diverso che chiude il percorso ad anello. Il tracciato riportato evita la discesa illogica e disagevole, che porta all'attacco della ferrata scendendo dalla mulattiera delle creste (sentiero 658), attraverso il ripido canale detritico (lasciamolo a chi proviene dal versante della Vallagarina e non ha possibilità di scelta). Il livello di interesse naturalistico di quest'area è molto alto, è un percorso che va affrontato con attenzione per minimizzare l'impatto sulla flora e sulla fauna.
Storia: la ferrata delle Taccole è dedicata a Piergiorgio de Rossi, è stata ristrutturata e riattrezzata nel luglio del 1992 dal Gruppo Alpino Scaligero di Verona del CAI.
Paesaggi: lungo tutto il percorso si gode un magnifico panorama sul Lago di Garda, arrivati sulla cresta la vista si apre a 360°. Dalla cima, dove nelle giornate limpide si vedono la laguna veneta e gli Appennini, si può osservare anche la bellissima e suggestiva dorsale Nord del Baldo.
Ambiente e natura: inizialmente attraversiamo pregevoli boschi alpini con vegetazione rigogliosa, poi transitiamo su panoramici pascoli per salire nel vallone selvaggio delle Buse (circo glaciale). Sulle creste troviamo un ambiente tipicamente alpino. Le sorprese floreali lungo questo percorso sono continue, sui pendii del Baldo sbocciano più di 90 tipi di orchidee ed in cresta possiamo osservare le stelle alpine ed altre rarità.
Luoghi storici: si tratta di un percorso che si sviluppa, in parte, su ardite e spettacolari mulattiere e carrarecce, costruite durante la Prima Guerra Mondiale. Usciti dalla ferrata, poco sotto la Vetta delle Buse, incontriamo uno dei tratti più interessanti e spettacolari del tracciato della vecchia mulattiera militare che attraversa il Passo del Cammino e scende esposta e tortuosa, in mezzo ai pinnacoli, sul versante Est di Vetta delle Buse.

Descrizione
Partenza/arrivo: saliamo a Prada di Monte Baldo, passiamo Prada Bassa, Prada di Brenzone e arriviamo a Prada Alta, dove c'è ben visibile il cartello della salita ciclistica di Punta Veleno. Possiamo salire a Prada dal versante lago o da sud passando per S. Zeno Di Montagna. Dal versante del Lago di Garda ci sono due strade. La prima, quella che si imbocca venendo da nord ad Assenza, è la salita di Punta Veleno, stretta e tortuosa. La seconda, consigliabile, si imbocca a sud di Castelletto. La salita da S. Zeno è comoda per chi proviene da sud o per chi esce dall'autostrada (se arriviamo con l'autostrada l'uscita è Affi, Lago di Garda Sud).
Percorso: dal parcheggio (1154), su sentiero prima nel bosco (costeggiando la dorsale sul versante sud della val Trovai) poi sui pascoli, saliamo a Baito delle Buse (1623). Sopra il Baito, con sentiero segnato 661, saliamo nella Pozza delle Buse (1820). Continuiamo, ignorando tutte le varianti che si diramano in ogni direzione, fin sulla dorsale ovest di Vetta delle Buse, qui attraverso uno stretto sentiero, che si apre la strada tra i mughi, scendiamo in Valle delle Pre. Risaliamo ora nella Valle delle Pre, in parte su bancate rocciose ed in parte su ghiaioni, fino ad arrivare all'attacco della ferrata (1970). Usciti dalla ferrata e raggiunta la mulattiera sommitale la seguiamo e raggiungiamo con una delle tre varianti possibili in questo tratto il Rifugio Barana al Telegrafo; in una bella giornata non mancheremo di salire brevemente a Punta Telegrafo (2200). Dalla cima scendiamo con sentiero o per creste, nella parte inferiore possiamo scegliere se fare il sentiero classico o la variante del Forcellin, torniamo così al parcheggio.
Ferrata: la ferrata delle Taccole, che inizia a quota 1970, può essere suddivisa in quattro tratti.
. Camino iniziale verticale (15/20 metri), attrezzato con staffe e cavo di sicurezza, impegnativo e tecnico, difficoltà: D; all'uscita una cengia di collegamento con cavo ci conduce alla placca successiva (40/50 metri di sentiero).
. Placca verticale con fessura e poi diedro (30/40 metri), la fessura è attrezzata con staffe e con sassi cementati, presente sempre il cavo di sicurezza, tratto impegnativo e tecnico, difficoltà: TD -; circa a metà dalla fessura con leggero spostamento a sinistra si continua nel diedro; al termine del diedro, dopo uno spostamento a destra, c'è un terrazzamento per riposare.
. Diedro con fessura-camino, aggettante e leggermente strapiombante (20/25 metri), attrezzato con staffe e cavo di sicurezza, molto impegnativo e tecnico, presenta i passaggi più difficili della via, difficoltà: TD - (breve tratto TD); il tratto più impegnativo è dove leggermente strapiomba (spesso umido e viscido), qui non ci sono staffe per circa 4/5 metri (volutamente penso, vista la discontinuità con l'attrezzatura trovata fino a questo punto) e gli appoggi per i piedi sono scarsi, i piedi devono essere utilizzati in aderenza sulle ondulazioni presenti nelle canalette verticali; non molla fino all'uscita, dove una breve cengia verso sinistra ci conduce ad una comoda piazzola.
. Uscita in vetta, se non c'è nebbia, le difficoltà sono finite, se c'è nebbia orientarsi non è banale. Inizialmente seguiamo i bolli rossi (30/40 metri) aggirando sulla destra un blocco compatto di rocce, attenzione in caso di nebbia i bolli sono poco visibili, arriviamo così a un ulteriore tratto attrezzato (25/30 metri) che supera alcuni salti rocciosi e tratti di cresta (non proseguite se non lo trovate). Finito il cavo dobbiamo fare 15 metri per trovare un nuovo tratto di cavo che ci porta sul terrazzo dove c'è il libro di vetta. Sopra il libro di vetta un sentiero, che taglia sotto i mughi, ci porta sulla cima della Vetta delle Buse (tratto delicato se c'è neve). Dalla cima che è quasi piana, se c'è nebbia non si distingue assolutamente nulla, l'unica possibilità è andare sempre verso sud fino ad incrociare la mulattiera, se non la trovate a quota 2100 iniziate ad attraversare, con attenzione, mantenendo la quota, verso est, raggiungerete la mulattiera 658 poco sotto il Passo del Cammino.
Condizioni: i sentieri lungo il percorso sono in condizioni normali per questo tipo di tracciati. Alcuni tratti sono poco segnati e mancano le tabelle agli incroci, il tratto che sale in Valle delle Pre è in parte su ghiaioni, alcune varianti proposte sono su tracce, ma tutto questo per un escursionista esperto non è un problema. La parte attrezzata è in buone condizioni per quanto riguarda le strutture, è discretamente segnalata, lungo il tracciato sono presenti diversi detriti e sassi smossi dai passaggi.
Varianti: posto che l'attacco della ferrata delle Taccole è raggiungibile o attraverso il canale detritico che scende dal sentiero 658 o dal basso, dalla valle delle Pre. Nel primo caso, le possibili varianti per salire al Telegrafo sono tutti avvicinamenti possibili. Nel secondo caso, quello più logico secondo me, gli avvicinamenti possibili sono due, quello proposto in questa relazione e quello attraverso il sentiero classico, il 654, che sale al Telegrafo da Malga Zovel.
. Avvicinamento da Malga Zovel, arrivati all'incrocio a quota 1800 circa in Valle delle Pre, andremo a destra sul sentiero 661 e prima di iniziare a risalire la dorsale Ovest di Vetta delle Buse prenderemo una traccia che sale verso sinistra nella Valle delle Pre, la traccia è quella già vista che costeggia la dorsale ovest, di Vetta delle Buse, sul versante nord.
Le varianti possibili, lungo il percorso proposto con la relazione, sono le seguenti:
. Salita con gli impianti, se e quando riapriranno: consente di risparmiare 650 metri di dislivello, circa 1 ora e mezzo di tempo. In questo caso dal Rifugio Fiori del Baldo attraversiamo verso la Pozza delle Buse con il sentiero 661 che poi seguiamo lungo l'itinerario descritto.
. Sascaga, il percorso di questa relazione segue il 658 EE, la scorciatoia, che sta sul versante ovest, la mulattiera facile è invece sul versante est, è anche possibile percorrere le creste (tracce) che sono più divertenti e panoramiche, difficoltà: EE, tempo di percorrenza incrementato di 15 minuti.
. Telegrafo, il percorso di questa relazione scende dal rifugio rimanendo sul sentiero 654, è possibile, dalla cima, scendere lungo la cresta ovest (tracce EE) e ricongiungersi al 654 poco sopra la variante del Forcellin, tempo di percorrenza incrementato di 20 minuti.
. Forcellin, il percorso di questa relazione scende sul sentiero 654 classico, all'incrocio con segnaletica CAI, a quota 1965, è possibile scegliere di scendere con il 654 variante Forcellin, più panoramico e avventuroso, si ricongiunge al 654 classico a quota 1424, tempo di percorrenza incrementato di 30 minuti.
La relazione che descrive le tre varianti di percorso viste sopra: Sascaga, cresta ovest, Forcellin, è: Punta Telegrafo da Prada.

Consigli
Quando: il percorso è di medio-alta montagna, la ferrata è a nord, nella Valle delle Pre si accumula molta neve, consigliato da giugno ad ottobre. Le fioriture sono particolarmente interessanti da giugno a inizio agosto. Quando scende la temperatura la ferrata è da evitare per la presenza di neve o ghiaccio.
Altro:.

Difficoltà Sono quelle classiche di un percorso EEA, per escursionisti esperti con attrezzatura, con difficoltà del tratto attrezzato TD = Molto difficile : molto esposta, strapiombi, molti passaggi molto atletici e tecnici, richiede molta tecnica e forza nelle braccia.oco esposto e poco impegnativo.

Pericoli I pericoli lungo il percorso, sono quelli classici di un itinerario escursionistico per esperti con attrezzatura. Lungo la Ferrata delle Taccole (serve il kit da ferrata e il casco) i pericoli specifici, quindi quelli che emergono in modo particolare, non escludendo tutti gli altri sempre presenti in montagna, sono i seguenti:
. Caduta di sassi causata da chi ci precede: è presente diverso materiale accumulato sulle piazzole, sulle cenge e nei canali (soprattutto sul primo tratto e all'uscita).
. Caduta spontanea di sassi e frane, data la intrinseca friabilità delle rocce sovrastanti (anche durante l'avvicinamento).
. Rottura dei moschettoni del kit in caso di caduta, per la presenza di tratti verticali senza sistemi di attenuazione dell'impatto dei moschettoni sui fittoni di ancoraggio.
. Coinvolgimento nella caduta da chi ci precede, in caso di mancato rispetto delle distanze.
. Problemi di orientamento e presenza di neve, ghiaccio o vetrato.
Per maggiori dettagli: Avvertenze Pericoli e anche: Pericoli Oggettivi normalmente presenti in montagna.
Prendere sempre visione: Avvertenze contenuti del sito ed esonero da ogni responsabilità.

SATELLITE

percorsoaltimetria
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Avventura Grado di avventura Storia Grado valore storico
Natura Qualità della natura Paesaggi Bellezza paesaggistica
Zona: Monte Baldo
Categoria: Ferrate e sentieri alpinistici
Difficoltà: EEA TD- / Es. Esperti molto diff.
Dislivello totale: m. 2420
Durata ore: 7
tipo di percorso: anello, esposizione: ovest e sud; ferrata: nord frequenza passaggi: bassa in salita, alta in cresta, discreta in discesa
periodo consigliato: da giugno a ottobre, meglio lu-ag; evitare con neve o ghiaccio stato del percorso: 2014: buoni i sentieri e la ferrata, presenza di tratti con tracce
possibilità di ristoro: gli esercizi di Prada ed il Rifugio Telegrafo valore storico: medio, in parte su ardite mulattiere della prima Guerra M.
acqua potabile: fontana a Baito delle Buse valore paesaggistico: molto alto, malghe prati, valloni e creste molto belli e panoramici
punti d'emergenza: rif. Telegrafo e Baito Buse se c'è qualcuno valore naturalistico: molto alto, boschi e pascoli, flora e fauna selvatica in evidenza
copertura cellulare: mediocre in partenza, scarsa in cresta, assente nelle valli alte cartografia: tutte le principali: zona Monte Baldo Sud

Descrizione del percorso:

  1. Partenza (1154) dal parcheggio di Prada Alta, quello con il cartello di Punta Veleno, nei pressi del parcheggio troviamo su un sasso l'indicazione Buse con un segnavia rosso. Imbocchiamo e seguiamo il sentiero, inizialmente non ben definito, che risale il costone sul versante sud della Valle di Trovai, fino al Baito Buse. Sopra il Baito Buse (1626), imbocchiamo la mulattiera in direzione Sud fino all'abbeveratoio con nuova segnaletica del CAI.
  2. All'abbeveratoio con tabella segnaletica (1650) imbocchiamo il sentiero CAI 661 e lo seguiamo fino ad un bivio nella Pozza delle Buse.
  3. Pozza delle Buse (1820), all'incrocio tra sentieri continuiamo sul CAI 661, lasciando sulla destra quello non segnato che sale al Bocchetto di Coal Santo, il sentiero sale poi sulla dorsale ovest di vetta delle Buse, arrivato sul versante nord della dorsale inizia a scendere nella Valle delle Pre, lo seguiamo fin quasi sul fondo della valle.
  4. Incrocio in Valle delle Pre (1803) tra 661 proveniente dal 654 e variante di accesso bassa alla Ferrata delle Taccole, in questo momento è presente un paletto (un po' precario) con indicazione per la ferrata, procediamo verso est alla base del versante nord della dorsale ovest di Vetta delle Buse, inizialmente su sentiero con gradoni rocciosi, poi per ghiaioni (ad inizio estate è spesso presente neve), fino all'attacco della ferrata (targa con informazioni). Lungo il percorso troviamo dei bolli rossi, in primavera e a inizio estate spesso sepolti dalla neve.
  5. Ferrata delle Taccole (1970), indossata l'attrezzatura ed il casco percorriamo la ferrata fino all'uscita sulla cima (le indicazioni sul tracciato sono riportate sopra).
  6. Dalla cima di Vetta delle Buse (2155) scendiamo verso sud fino ad incrociare la mulattiera militare con segnavia 658 (in caso di nebbia, vedere le note sopra). Siamo in prossimità del Passo del Cammino. Dal passo del Cammino (2128) scendiamo sul versante Est di Vetta delle Buse percorrendo un tratto spettacolare, tra pareti rocciose e guglie, dell'ardita mulattiera militare; proseguiamo fino al bocchetto prima del Sascaga, dove troviamo un incrocio con tabelle segnavia. Lungo questo tratto incontriamo, in corrispondenza di una targa, anche la deviazione per l'accesso da sopra alla Ferrata delle Taccole.
  7. All'incrocio con segnaletica CAI (2079) abbiamo tre possibilità: 658 versante Est facile, 658 versante Ovest "variante EE per esperti" (quella riportata sui tracciati della relazione), linea di cresta del Sascaga "variante EE avventurosa per Esperti" (si tiene sempre la cresta), proseguiamo sul percorso preferito fino al rifugio G. Barana al Telegrafo.
  8. Rifugio G. Barana al Telegrafo (2147), dal rifugio potremo salire con breve percorso alla ben visibile cima di Punta Telegrafo dove troviamo la croce di vetta. Se saliamo alla Punta Telegrafo (2200), punto eccezionalmente panoramico, possiamo tornare al Rifugio e scendere sul sentiero 654 "difficoltà E per Escursionisti", oppure dirigerci verso la cresta ovest e scendere lungo la dorsale "difficoltà EE per Esperti", il tracciato di questa relazione segue il sentiero base. Nel caso si decidesse di scendere per la cresta ovest puntiamo ad una croce che sorge su un promontorio, raggiunta la croce di ferro (2125) continuiamo lungo la cresta in discesa, appena finiscono le roccette deviamo verso sud-ovest fino a raggiungere il sentiero 654, raggiunto il sentiero lo seguiamo fino al prossimo incrocio con tabelle.
  9. All'incrocio con segnaletica CAI a quota 1965, abbiamo due possibilità, il 654 classico (più facile) che scende sul fondo valle e il 654 variante che scende al Forcellin (tratti esposti), più divertente e panoramico. I due tracciati si ricongiungeranno poi sul sentiero 654 principale. Questa relazione segue il sentiero base.
  10. All'incrocio tra il 654 ed il 661, all'imbocco della Valle delle Pre (1819), proseguiamo in discesa sul 654 (il 661, per chi sale con il 654, può essere imboccato a questo incrocio per andare poi a prendere la ferrata delle Taccole dal basso); attraversiamo in discesa la parte inferiore della valle delle Pre e dopo il tratto con il salto roccioso ci ricongiungiamo con il sentiero del Forcellin.
  11. All'incrocio (1424), dove la variante Forcellin confluisce sul sentiero Principale 654, si prosegue sempre in discesa su quest'ultimo, attraverso la Valle delle Nogare. Forestale: da quota 1300 circa il sentiero attraversa numerose volte un strada forestale, teniamo il sentiero; verso quota 1200 il sentiero sbuca su una forestale e non prosegue più. Seguiamo verso sinistra per 200 metri la forestale, poi imbocchiamo un sentiero che scende verso sud-ovest (a destra), lo teniamo fino all'asfalto.
  12. Arrivati sulla strada asfaltata (1120), quella che sale da Porto di Brenzone, proseguiamo verso sud fino al parcheggio dove avevamo lasciato la macchina.
  13. Parcheggio di Prada Alta.

Riepilogo rotta:

n. way point descrizione quota proseguire su segnaletica verso direzione distanza dislivello tempo informazioni
iniziale tratto tratto totale tratto totale
1 Park Prada Alta
1154
↑  sen.
bolli rossi
Baito Buse
NE
E
1650
1650
496
1:30
1:30
dorsale
2 inc. fontana s. 661
1650
↖  sen.
s 661
Rif. Telegrafo
S
NE
1280
2930
170
0:30
2:00
 
3 inc. Pozza Buse
1820
↑  sen.
s 661
Rif. Telegrafo
N
N
1310
4240
-17
0:30
2:30
 
4 inc. 661 e s. ferrata
1803
→  sen.
bolli rossi
F. Taccole
E
E
770
5010
167
0:30
3:00
 
5 inizio ferrata
1970
→  fer.
bolli rossi
Vetta d.Buse
S
SO
450
5460
185
1:00
4:00
kit ferrata
6 Vetta delle Buse
2155
←  mul.
s 658 EE
Rif. Telegrafo
S
NE
750
6210
-76
0:20
4:20
 
7 inc. Sascaga 658
2079
↖  sen.
s 658
Rif. Telegrafo
N
N
600
6810
68
0:15
4:35
3 possibilità
8 Rifugio Telegrafo
2147
←  sen.
s 654
M.ga Zovel
O
O
1230
8040
-180
0:25
5:00
vari sentieri
9 inc. 654 var. Forcel.
1967
↑  sen
s 654
M.ga Zovel
SE
SO
770
8810
-148
0:15
5:15
2 possibilità
10 inc. s. 654 e s. 661
1819
↑  sen.
s 654
M.ga Zovel
SO
O
1190
10000
-395
0:40
5:55
 
11 inc. 654 e Forcellin
1424
↑  sen.
s 654
M.ga Zovel
S
O
1480
11480
-304
0:35
6:30
12 inc. s. 654 e  asf.
1120
←  asf.
Prada
S
SO
1240
12720
34
0:20
6:50
 
13 Park Prada Alta
1154
 

Galleria fotografica

Parte alta e discesa

3-4 dalla dorsale s-o

Panorama sul lago

Salendo a Prada

Panorama Baito Buse

3 Baito Buse

Sasso con indicazioni

1 Prada Alta

Baito Buse Panorama

2-3 verso Pozza Buse

Pozza Buse tracciato

3-4 verso V delle Pre

Pozza Buse Panorama

3-4 verso V delle Pre

verso ferrata

4 incrocio ferrata

Avvicinamento tracciato

4-5 salita F. Taccole

Attacco Ferrata

5-6 F. Taccole

Camino iniziale

5-6 F. Taccole

Traverso appoggiato

5-6 F. Taccole

Fessura in placca

5-6 F. Taccole

Sul diedro

5-6 F. Taccole

Secondo diedro camino

5-6 F. Taccole

Parte più difficile

5-6 F. Taccole

Uscita verso la vetta

5-6 F. Taccole

Sentiero verso la vetta

5-6 F. Taccole

Sentiero verso il Rif.

7-8 sent. EE Sascaga

Ferrata discesa da 658

6-7 mulattiera 658

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